Reverse engineering

Reverse engineering[1] (in italiano "ingegneria inversa", "ingegnerizzazione inversa") è un anglicismo che indica quell'insieme di analisi delle funzioni, degli impieghi, della collocazione, dell'aspetto progettuale, geometrico e materiale di un manufatto o di un oggetto che è stato rinvenuto (ad esempio un reperto, un dispositivo, componente elettrico, un meccanismo, software).[1][2]

Il fine può essere quello di produrre un altro oggetto che abbia un funzionamento analogo o migliore, o più adatto al contesto in cui ci si trova (fitting); un altro fine può essere quello di tentare di realizzare un secondo oggetto in grado di interfacciarsi con l’originale.

  1. ^ a b Reverse engineering, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Neologismi, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2008.
  2. ^ Che differenza esiste tra Cracking e Reverse Engineering, su Università Italiana Cracking. URL consultato il 9 marzo 2010 (archiviato dall'url originale il 3 agosto 2009).

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