Rivoluzione astronomica

La nuova visione eliocentrica del sistema solare, che diede avvio alla rivoluzione astronomica dell'età moderna.[1]

Con il termine rivoluzione astronomica si indica una nuova visione dell'universo che ha dato avvio a quel processo di più vasta portata noto come rivoluzione scientifica, contribuendo al passaggio dall'età medioevale a quella moderna. Sotto l'influsso di dottrine pitagoriche e neoplatoniche che riesumavano antiche mitologie solari,[2] essa ha coinvolto astronomia, filosofia e teologia.[3]

La cosiddetta visione «copernicana» dell'universo, infatti, non è solo il frutto di Niccolò Copernico e di altri astronomi e fisici quali Keplero e Galileo, ma deve molto anche all'impegno ed alle intuizioni di un filosofo come Giordano Bruno, che espresse, a partire dall'adesione al sistema astronomico di Copernico, una nuova visione del cosmo, del posto che vi occupa l'uomo, e della Divinità.[4]

  1. ^ Illustrazione di Andreas Cellarius da Harmonia Macrocosmica, 1660 circa.
  2. ^ Eugenio Garin, La rivoluzione copernicana e il mito solare, in Rinascite e rivoluzioni. Movimenti culturali dal XIV al XVIII secolo, pp. 255-295, Roma-Bari, Laterza, 1975.
  3. ^ Paolo Casini, Il mito pitagorico e la rivoluzione astronomica, in "Rivista di filosofia" 85, n. 1, pp. 7-33 (1994).
  4. ^ Fu soprattutto l'eliocentrismo della religione egizia, entrato a far parte del suo sapere magico ed ermetico, che in effetti spinse Giordano Bruno ad aderire al copernicanesimo (cfr. Giancarlo Infante, L'altra faccia del Sole, pag. 65, Armando Editore, 2013).

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