Rivoluzione russa

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Rivoluzione russa
parte delle rivoluzioni del 1917-1923
Manifestazione delle Guardie Rosse di fronte al Palazzo d'Inverno, a Pietrogrado (1917)
DataMarzo e novembre 1917 (febbraio e ottobre secondo il calendario giuliano)
Luogo Russia (fino alla Rivoluzione di febbraio)
Bandiera della Russia Russia
CausaMalcontento popolare a causa della Grande Guerra, dell'assolutismo, delle condizioni di vita del proletariato e dei contadini.
Esito
Modifiche territorialiTrattato di Brest-Litovsk, cessione agli Imperi centrali di vasti territori comprendenti la Finlandia, l'Estonia, la Lettonia, la Lituania, la Polonia e l'Ucraina per uscire dal conflitto mondiale
Schieramenti
Rivoluzione di febbraio
Esercito zarista
Rivoluzione d'ottobre
Bandiera della Russia Governo Provvisorio Russo:
Socialisti rivoluzionari, menscevichi, cadetti ed ottobristi (nazionalisti, il nome del partito si rifà alla pubblicazione del manifesto d'ottobre, nel 1905, da parte dello zar)
Rivoluzione di febbraio
Bandiera della Russia Socialisti rivoluzionari, menscevichi, cadetti, bolscevichi e attivisti anarchici
Rivoluzione d'ottobre
Soviet di Pietrogrado:
Bolscevichi, socialisti rivoluzionari di sinistra e alcuni esponenti menscevichi e anarchici
Comandanti
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La Rivoluzione russa (in russo: Великая русская революция, Velíkaja rússkaja revoljúcija, "Grande rivoluzione russa") è stato un evento sociopolitico, avvenuto in Russia nel 1917, che portò al rovesciamento dell'Impero russo e alla creazione della Repubblica russa, succeduta dalla Repubblica Socialista Federativa Sovietica Russa e, nel 1922, in seguito alla guerra civile russa, dell'Unione Sovietica. Fu un tentativo di applicazione delle teorie sociali ed economiche di Karl Marx e Friedrich Engels.

All'inizio del 1917, l'Impero russo, che da tre anni combatteva nella prima guerra mondiale come membro della Triplice intesa, era stremato: le perdite ammontavano a più di sei milioni tra morti, feriti e prigionieri e, tranne alcune vittorie sul fronte austriaco, ormai vanificate dagli eventi, la Russia aveva subito una grave serie di sconfitte che avevano comportato la perdita della Polonia, di una parte di Paesi baltici e dell'Ucraina, portando così il fronte all'interno dei suoi stessi confini, mentre le condizioni del popolo si aggravavano fortemente.

Il regime zarista, chiuso a riccio nella difesa del principio dell'autocrazia, aveva ormai perso del tutto il contatto con la realtà della Russia, al punto che anche molti degli elementi conservatori delle classi tradizionalmente alleate del regime stavano prendendo coscienza che solo un'uscita di scena dello zar Nicola II avrebbe permesso loro di mantenere il controllo dello Stato. A Pietrogrado scoppiò la rivolta con la rivoluzione di febbraio e il 2 marzo (15 marzo secondo il calendario gregoriano) Duma e Soviet di operai e soldati si accordarono per la deposizione dello zar e l'istituzione di un governo provvisorio formato da cadetti, menscevichi e socialisti rivoluzionari.

Si formò il governo provvisorio di Georgij L'vov, che indusse Nicola II ad abdicare. Mentre lo zar e la sua famiglia venivano arrestati, nel Paese si formarono due poteri: quello del governo provvisorio e quello dei soviet, formato da delegati eletti, compresi i bolscevichi. Contemporaneamente, si diffuse in tutto il paese il disfattismo nazionale, segno della crescente stanchezza verso la guerra. Il leader bolscevico Lenin, tornato dall'esilio, sostenne la necessità di trasformare la rivoluzione borghese di febbraio in rivoluzione proletaria, guidata dai soviet, e che mirava all'instaurazione di una società comunista. Nell'ottobre seguente i bolscevichi occuparono i punti nevralgici della capitale, dando vita alla Rivoluzione d'ottobre.

La vittoria dei bolscevichi portò al rovesciamento del Governo provvisorio russo e alla nascita della Repubblica Socialista Federativa Sovietica Russa, governata dal Consiglio dei commissari del popolo. Dal 1917 al 1921 esplose la guerra civile russa, che avrebbe visto la vittoria dell'Armata Rossa (bolscevichi) sull'Armata Bianca (contro-rivoluzionari) e ciò portò, nel 1922, all'istituzione dell'Unione Sovietica.


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