Rosacroce

Il tempio della Rosacroce, da Speculum sophicum, 1618, Teophilus Schweighardt Constantiens, pseud. di Daniel Mögling

Rosacroce (dal tedesco Rosenkreuzer)[1] o Rosa-Croce è il nome di un leggendario ordine segreto[1] mistico, cabalistico - cristiano, menzionato storicamente per la prima volta nel XVII secolo in Germania, sebbene l'accostamento della rosa alla croce sia già presente nel Rosarium philosophorum, opera del XIII secolo[2]. L'effettiva esistenza dell'Ordine, come quella del suo fondatore Christian Rosenkreuz, è ritenuta poco probabile e le prove della loro esistenza sono debolissime: secondo alcuni storici, le molte leggende che li riguardano sono prive di fondamento[3]. Nei sei anni successivi alla pubblicazione del primo manifesto di presentazione della Confraternita, nel 1614 a Kassel, si contano più di quattrocento pubblicazioni in tutta Europa aventi contenuti omogenei su temi come ermetismo, alchimia e kabbalah, riprendendo conoscenze elaborate da diversi pensatori rinascimentali[4].

Ad ogni modo, a partire dal XVII secolo fino ad oggi, svariate associazioni esoteriche hanno rivendicato la propria derivazione, in tutto o in parte, dall'ordine dei Rosa-Croce del XVII secolo, o fanno riferimento alla "tradizione rosacrociana" o all'eredità di Cristiano Rosa-Croce. I membri dell'Ordine sono chiamati "rosacrociani". Il termine "Rosa-Croce", nel loro linguaggio, sta a indicare uno stato di perfezione morale e spirituale[5].

Come archetipo della società segreta onnipotente e di origini immemorabili, i Rosa-Croce appaiono nella letteratura esoterica, spesso come successori dei Cavalieri del Graal e dei Templari.

  1. ^ a b Rosacroce, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
  2. ^ Consiglio Supremo dell'Ordine (a cura di), I Rosa-Croce tolgono il velo, Bologna, Intento, 2013, ISBN 978-8-89-804705-5.
  3. ^ Luca Antonelli, Templari e Rosacroce: il castello di Tomar, su QueryOnLine.it, 3 gennaio 2011. URL consultato il 25 novembre 2022.
  4. ^ Jean-Pierre Bayard, I Rosacroce - Storia, Dottrine-simboli, a cura di Gianfranco De Turris, Roma, Edizioni Mediterranee, 1971.
  5. ^ Rosacroce, referenze storiche, in Ordine Rosacroce, 2007. URL consultato il 6 giugno 2019.

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