Ruggero II di Sicilia

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Ruggero II di Sicilia
Ruggero riceve la corona da Cristo (dettaglio; mosaico presso la chiesa della Martorana)
Re di Sicilia
Stemma
Stemma
In carica27 settembre 1130 –
26 febbraio 1154
Incoronazione25 dicembre 1130
Predecessoresé stesso come Gran Conte di Sicilia
SuccessoreGuglielmo I di Sicilia
Gran Conte di Sicilia
In carica28 settembre 1105 –
27 settembre 1130
PredecessoreSimone di Sicilia
Successoresé stesso come Re di Sicilia
Duca di Puglia e Calabria
In carica28 luglio 1127 –
27 settembre 1130
PredecessoreGuglielmo II
Successoretitolo confluito in quello di Re di Sicilia[1]
Nome completoRuggero d'Altavilla
Altri titoliPrincipe di Taranto
Principe di Salerno
NascitaMileto, 22 dicembre 1095
MortePalermo, 26 febbraio 1154 (58 anni)
Luogo di sepolturaCattedrale di Palermo
Casa realeAltavilla
PadreRuggero I di Sicilia
MadreAdelasia del Vasto
ConsortiElvira di Castiglia
Sibilla di Borgogna
Beatrice di Rethel
Figlidi primo letto:
Ruggero III
Tancredi
Guglielmo I
Alfonso
Adelasia
Enrico
di secondo letto:
Enrico
Figlio nato morto
di terzo letto:
Costanza
illegittimi:
Simone
Clemenza
Marina
Due figlie
ReligioneCattolicesimo
Motto«Dextera Domini fecit virtutem, Dextera Domini exaltavit me
«Apulus et Calaber, Siculus mihi servit et Afer

Ruggero II di Sicilia (Mileto, 22 dicembre 1095Palermo, 26 febbraio 1154), conosciuto anche come Ruggero (o Ruggiero) il normanno[2], figlio e successore di Ruggero I di Sicilia della dinastia degli Altavilla, fu gran conte di Sicilia dal 1105, duca di Puglia dal 1127 e primo re di Sicilia dal 1130 al 1154, divenendo noto come il fondatore del Regnum Siciliæ indipendente. Dopo la nascita del regno, in virtù delle conquiste sulla costa africana, acquisì anche il titolo di re d'Africa.

Gli sono tributati l'accorpamento sotto un unico regno di tutte le conquiste normanne dell'Italia meridionale, della Sicilia e di Malta, l'organizzazione di un governo efficiente, personalizzato e centralizzato, nonché la fondazione del Parlamento siciliano, uno dei più antichi del mondo (ancorché molto diverso dai parlamenti moderni). Sotto il suo regno la città di Palermo, assurta a capitale, fu arricchita di opere architettoniche e ingegneristiche di grande pregio e raffinatezza, oggi riconosciute come patrimonio dell'umanità.


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