Il cippo del Lapis Niger con l'iscrizione bustrofedica (sono quattro lati riportati su un piano unico). In questo reperto archeologico compare per la prima volta il termine sakros (sacro).
«Il sacro è un elemento della struttura della coscienza e non un momento della storia della coscienza. L'esperienza del sacro è indissolubilmente legata allo sforzo compiuto dall'uomo per costruire un mondo che abbia un significato. Le ierofanie e i simboli religiosi costituiscono un linguaggio preriflessivo. Trattandosi di un linguaggio specifico, sui generis, esso necessita di un'ermeneutica propria.»