Sahrawi

Sahrawi
الصحراويون
Uomo sahrawi
 
Nomi alternativisaharawi, saharaui, sahraui
Luogo d'origineSahara Occidentale
Linguaarabo hassaniyya
ReligioneIslam
Gruppi correlatimauri

Il popolo sahrawi o saharawi, cioè "sahariano" (italianizzazione del termine in arabo الصحراويون?, al-ṣaḥrāwī;[1]) è costituito dai gruppi tribali arabo-berberi tradizionalmente residenti nelle zone del Sahara Occidentale gravitanti sul Sāqiyat al-ḥamrāʾ (Saguia el Hamra) e sul Wādī al-dhahab (Río de Oro) che, già nel corso della dominazione della Spagna, avevano cominciato negli anni trenta a reclamare la loro indipendenza.

Sull'area, ricca di fosfati, avanzava però pretese anche il Marocco ed è per questo che le popolazioni della regione hanno conosciuto grandi difficoltà per realizzare le loro ambizioni e vedersi riconosciuti su un piano internazionale e persino inter-arabo.

Le tribù sembra discendano da due gruppi insediatisi nell'area fin dall'epoca delle prime conquiste islamiche, alla fine del VII secolo d.C. Esse rivendicano un'ascendenza araba, per dimostrare la quale fanno riferimento al loro dialetto, definito Hassāniyya, un idioma parlato anche nella confinante Mauritania e nell'Algeria, caratterizzato da un impianto strutturalmente arabo pur con vari berberismi e tracce di idiomi nero-africani, come il wolof.

In Sahara Occidentale (forse con intenti politici) si tende a considerare il dialetto sahrawi di ceppo berbero, visto che gli abitanti indigeni della regione sono in particolare appartenenti al gruppo berbero dei Sanhāja, ma sulla questione dissentono i glottolinguisti che classificano l'idioma come appartenente al gruppo semitico della famiglia linguistica camito-semitica.

  1. ^ Il sostantivo/aggettivo singolare determinato, in traslitterazione scientifica, è al-ṣaḥrāwī (in arabo لصحراوي?).

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