Salario minimo

Disambiguazione – Se stai cercando l'introito economico minimo per maggiorenni inoccupati, lavoratori o disoccupati, vedi Reddito minimo garantito.
Voce principale: Salario.

Il salario minimo, nel diritto del lavoro, è la più bassa remunerazione o paga oraria, giornaliera o mensile che in taluni stati i datori di lavoro devono per legge corrispondere ai propri lavoratori dipendenti ovvero impiegati e operai.

Anche se le leggi sul salario minimo sono in vigore in molte nazioni, esistono differenti opinioni su vantaggi e svantaggi sulla sua eventuale introduzione. I sostenitori affermano che esso aumenta il tenore di vita dei lavoratori, riduce la povertà, ridurrebbe le disuguaglianze sociali, aumenterebbe il benessere lavorativo e costringerebbe le aziende ad essere più efficienti[1]. Viceversa, gli oppositori lamentano il fatto che esso aumenti la povertà e la disoccupazione (in particolare tra i lavoratori non qualificati o senza esperienza) ed è dannoso per le imprese[2][3][4].

  1. ^ (EN) Robert Nielsen, The Advantage Of The Minimum Wage, su robertnielsen21.wordpress.com, 30 marzo 2013.
  2. ^ David Neumark e William L. Wascher, Minimum Wages, su digitalcommons.ilr.cornell.edu.
  3. ^ The Young and the Jobless, The Wall Street Journal, 3 ottobre 2009. URL consultato l'11 gennaio 2014.
  4. ^ autoreJohn Black, Oxford Dictionary of Economics, Oxford University Press, 18 settembre 2003, p. 300, ISBN 978-0-19-860767-0.

© MMXXIII Rich X Search. We shall prevail. All rights reserved. Rich X Search