Scozia

Scozia
nazione costitutiva
(ENSCO) Scotland
(GD) Alba
Localizzazione
StatoBandiera del Regno Unito Regno Unito
Amministrazione
CapoluogoEdimburgo
Primo MinistroJohn Swinney (SNP) dall'8-5-2024
Lingue ufficialiInglese, scots, gaelico scozzese
Territorio
Coordinate
del capoluogo
55°56′58″N 3°09′37″W
Superficie78 782 km²
Abitanti5 463 800 (stima 2019)
Densità69,35 ab./km²
Altre informazioni
Fuso orarioUTC+0
ISO 3166-2GB-SCT
TargaGB, SCO
Nome abitantiScozzesi
Patronosant'Andrea
Giorno festivo30 novembre (sant'Andrea)
Rappresentanza parlamentare59 membri
InnoFlower of Scotland (non ufficiale)
God Save the King
MottoNemo me impune lacessit
Nessuno mi aggredisce impunemente
(motto nazionale, dal motto dell'Ordine del Cardo)
In my defense, God me defend
Nella mia difesa, Dio mi difenda
(motto reale)
Cartografia
Scozia – Localizzazione
Scozia – Localizzazione
Sito istituzionale

La Scozia (in inglese e scots Scotland, in gaelico scozzese Alba) è una nazione costitutiva del Regno Unito. Posta all'estremità settentrionale dell'isola di Gran Bretagna, ne occupa più di un terzo della superficie con i suoi 78764 km² di estensione. È circondata dall'oceano Atlantico tramite il mare di Norvegia a nord, il mare del Nord a est e il canale del Nord e il mare d'Irlanda a sud-ovest. Non ha confini internazionali: il suo unico confine è quello interno con l'Inghilterra, a sud.

Oltre alla sezione collocata nella Gran Bretagna, il territorio comprende più di 790 isole minori,[1] tra cui spiccano gli arcipelaghi delle Ebridi, delle Orcadi e delle Shetland. Edimburgo, capitale e seconda città della nazione, fu il centro dell'Illuminismo scozzese del XVIII secolo, che trasformò il Paese in una delle potenze commerciali, intellettuali e industriali dell'Europa occidentale. Glasgow, la maggiore città della Scozia e la quarta del Regno Unito,[2] era un tempo uno dei principali centri industriali a livello mondiale. Sorge al centro della conurbazione della Greater Glasgow.

Le acque scozzesi consistono in una grande porzione dell'Atlantico settentrionale e del mare del Nord,[3] e hanno contenuto, fintanto che il Regno Unito ne ha fatto parte, le maggiori riserve di petrolio dell'Unione europea; ciò ha fatto sì che Aberdeen, la terza città della Scozia, ottenesse il titolo di capitale europea del petrolio.[4]

Il Regno di Scozia emerse come stato indipendente e sovrano nell'Alto Medioevo e continuò a esistere fino al 18º secolo. La nazione entrò in unione personale con il Regno d'Inghilterra nel 1603, a seguito della successione di Giacomo VI sia al trono inglese che a quello scozzese. Il 1º maggio 1707 la Scozia entrò ufficialmente in unione con l'Inghilterra, questa volta politicamente, creando un unico Stato col nome di Regno Unito di Gran Bretagna. Questa unione fu il risultato del trattato di Unione firmato nel 1706 e tradotto in legge dai parlamenti di entrambe le nazioni, nonostante l'opposizione popolare e i disordini antiunionisti a Edimburgo, Glasgow e ovunque nel Regno di Scozia.[5][6] La Gran Bretagna stessa entrò poi nell'unione politica con il Regno d'Irlanda il 1º gennaio 1801, per creare il Regno di Gran Bretagna e Irlanda.

Il sistema legale della Scozia è rimasto separato da quello di Inghilterra, Galles e Irlanda del Nord, e la Scozia costituisce una giurisdizione separata sia nel diritto pubblico che in quello privato.[7] L'esistenza di istituzioni legali, educative e religiose distinte da quelle del resto del Regno Unito ha contribuito alla continuazione della cultura e dell'identità nazionale scozzese sin dall'unione del 1707.[8] Nel 1999 fu reistituito un parlamento locale, il Parlamento scozzese, con autorità su molti ambiti di politica interna, a seguito del referendum sulla devoluzione scozzese del 1997. Nel maggio 2011 il Partito Nazionale Scozzese ha ottenuto la maggioranza assoluta al Parlamento scozzese, e di conseguenza il 18 settembre 2014 si è tenuto un referendum sull'indipendenza dal Regno Unito con l'esito favorevole agli unionisti (il 55,3% dei voti).

La Scozia è membro del Consiglio britannico-irlandese[9] e dell'Assemblea parlamentare britannico-irlandese. Partecipa inoltre all'accordo dell'Area di viaggio comune (Common Travel Area).[10] Prima dell'uscita del Regno Unito dall'Unione europea la Scozia era rappresentata al Parlamento europeo da sei eurodeputati.[11]

  1. ^ Scottish Executive Resources (PDF), su Scotland in Short, Scottish Executive, 17 febbraio 2007. URL consultato il 14 settembre 2006 (archiviato il 4 settembre 2012).
  2. ^ (EN) Where are the largest cities in Britain?, su citymonitor.ai. URL consultato il 30 giugno 2021.
  3. ^ The Scottish Adjacent Waters Boundaries Order, London, The Stationery Office Limited, 1999, ISBN 0-11-059052-X. URL consultato il 20 settembre 2007 (archiviato il 14 settembre 2007).
  4. ^ Our City, su aberdeencity.gov.uk, Aberdeen City Council. URL consultato il 1º dicembre 2009 (archiviato dall'url originale il 22 settembre 2010).
    «Aberdeen's buoyant modern economy – is fuelled by the oil industry, earning the city its epithet as 'Oil Capital of Europe'»
  5. ^ T. M. Devine, The Scottish Nation 1700–2000, Penguin Books, 1999, p. 9, ISBN 0-14-023004-1.
    «From that point on anti-union demonstrations were common in the capital. In November rioting spread to the south west, that stronghold of strict Calvinism and covenanting tradition. The Glasgow mob rose against union sympathisers in disturbances that lasted intermittently for over a month»
  6. ^ Act of Union 1707 Mob unrest and disorder, su parliament.uk, Londra, The House of Lords, 2007. URL consultato il 23 dicembre 2007 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2008).
  7. ^ Collier, J. G. (2001) Conflict of Laws (Third edition) Archiviato il 2 novembre 2019 in Internet Archive.(pdf) Cambridge University Press. "Agli scopi dei conflitti di legge inglesi, ogni nazione del mondo che non sia parte di Inghilterra e Galles è considerata nazione straniera, con le sue leggi straniere. Questo significa che non solo gli stati indipendenti totalmente stranieri, come Francia o Russia, sono considerati nazioni straniere, ma anche le Colonie britanniche come le Isole Falkland. Inoltre, le altre parti del Regno Unito— Scozia e Irlanda del Nord — sono nazioni straniere a tal fine, come anche le altre Isole britanniche, l'Isola di Man, Jersey e Guernsey."
  8. ^ T. M. Devine, The Scottish Nation, 1700–2000, 1999), pp. 288–289, ISBN 0-14-023004-1.
    «creò un nuovo e potente stato locale governato dalla borghesia scozzese e pertanto rifletteva i loro valori politici e religiosi. Era questo stato locale, piuttosto che l'autorità di Westminster lontana e solitamente indifferente, a governare effettivamente la Scozia»
  9. ^ Scotland / Alba, su britishirishcouncil.org, British-Irish Council. URL consultato il 4 maggio 2013 (archiviato il 15 giugno 2013).
  10. ^ Chapter 01: general provisions (immigration directorate instructions) - GOV.UK, su ukba.homeoffice.gov.uk. URL consultato il 6 settembre 2014 (archiviato il 13 dicembre 2013).
  11. ^ Scottish MEPs, su europarl.org.uk. URL consultato il 26 maggio 2014 (archiviato dall'url originale il 1º maggio 2014).

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