«Nulla è più fugace della forma esteriore, che appassisce e muta come i fiori di campo all'apparire dell'autunno.»
Severino Boezio | |
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Boezio in un'illustrazione del XII secolo del De institutione musica, Cambridge University | |
Magister officiorum del Regno Ostrogoto | |
Durata mandato | settembre 522 – agosto 523 |
Monarca | Teodorico il Grande |
Successore | Cassiodoro |
Console del Regno Ostrogoto | |
Durata mandato | 510 |
Monarca | Teodorico il Grande |
Predecessore | Flavio Importuno |
Successore | Magno Felice Flavio Secondino |
Senatore romano | |
Durata mandato | 510 – settembre 524 |
Dati generali | |
Professione | filosofo |
San Severino Boezio | |
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Padre della Chiesa | |
Nascita | Roma, 475/477 |
Morte | Pavia, 524/526 |
Venerato da | Tutte le Chiese che ammettono il culto dei santi |
Ricorrenza | 23 ottobre |
Attributi | palma |
Anicio Manlio Torquato Severino Boezio (in latino Anicius Manlius Torquatus Severinus Boethius; Roma, 475/477 – Pavia, 524/526) è stato un filosofo e senatore romano.
Noto come Severino Boezio, o anche solo come Boezio, con le sue opere ha avuto una profonda influenza sulla filosofia cristiana del Medioevo, tanto che alcuni lo collocarono tra i fondatori della Scolastica[1]. Fu principale collaboratore del re Teodorico, ricoprendo la carica di magister officiorum (settembre 522 - agosto 523). Boezio, nel clima di rilancio della cultura che la pace rese possibile durante il regno del re goto, concepì l'ambizioso progetto di tradurre in latino le opere di Platone e di Aristotele. Teodorico, nei suoi ultimi anni, divenne sospettoso di tradimenti e congiure, e Severino venne imprigionato a Pavia e messo a morte nel 524.[2]
Mentre era in carcere, Boezio compose La consolazione della filosofia, un trattato filosofico sulla fortuna, la morte e altre questioni, che divenne una delle opere più popolari e influenti del Medioevo. Il suo trattato sulla musica De institutione musica fu estremamente influente sulla musica medievale, sia sulla teoria che sulla pratica; fu lo scritto medievale più diffuso sulla musica.[3] Come autore di numerosi manuali e traduttore di Platone e Aristotele dal greco antico al latino divenne il principale intermediario tra l'antichità classica e i secoli successivi.
Papa Leone XIII ne approvò il culto per la Chiesa in Pavia,[4] che ne custodisce i resti nella basilica di San Pietro in Ciel d'Oro e lo festeggia il 23 ottobre[5].
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