Shunt portosistemico intraepatico transgiugulare

Shunt portosistemico intraepatico transgiugulare
Procedura interventistica
Classificazione e risorse esterne
ICD-939.1
MeSHD019168
MedlinePlus007210
eMedicine1423244

Lo Shunt portosistemico intraepatico transgiugulare (o TIPS) è una procedura di radiologia interventistica che consiste nella creazione di un canale artificiale all'interno del fegato per stabilire una comunicazione tra la vena porta e la vena epatica. Viene utilizzata per trattare l'ipertensione portale (spesso causata dalla cirrosi epatica) che porta a sanguinamento intestinale (varici esofagee) o l'accumulo di liquido nell'addome (ascite).

Un radiologo interventista crea lo shunt utilizzando una sonda endovascolare (portata cioè in sede attraverso i vasi sanguigni) guidata attraverso immagini a raggi X. Solitamente, la vena giugulare viene utilizzata come sito di ingresso.

La procedura è stata descritta per la prima volta da Josef Rosch, nel 1969, della Oregon Health and Science University. Venne realizzata per la prima volta su un umano dal Dr. Ronald Colapinto, dell'Università di Toronto, nel 1982. Nel 1988 i primi successi nella procedura vennero raggiunti da M. Rössle, GM Richter, G. e J. Nöldge Palmaz presso l'Università di Friburgo.[1] Da allora la procedura è stata ampiamente accettata come il metodo d'elezione per il trattamento dell'ipertensione portale refrattaria alla terapia medica, in sostituzione dello shunt chirurgico.

  1. ^ Rössle M, Richter GM, Nöldge G, Palmaz JC, Wenz W, Gerok W, New non-operative treatment for variceal haemorrhage, in Lancet, vol. 2, n. 8655, 1989, pp. 153, PMID 2567908.

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