Silvio Scaroni

Silvio Scaroni
NascitaBrescia, 12 maggio 1893
MorteMilano, 16 febbraio 1977
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armataRegio Esercito
Regia Aeronautica
CorpoCorpo aeronautico militare
SpecialitàRicognizione
Caccia
Reparto4ª Squadriglia per l'artiglieria
43ª Squadriglia
44ª Squadriglia
76ª Squadriglia caccia
86ª Squadriglia caccia
Anni di servizio1914-1943
GradoGenerale di squadra aerea
GuerrePrima guerra mondiale
Seconda guerra mondiale
BattaglieTerza battaglia dell'Isonzo
Battaglia degli Altipiani
Sesta battaglia dell'Isonzo
Decima battaglia dell'Isonzo
Battaglia delle Alpi Occidentali
Comandante di2ª Divisione Aerea Caccia Terrestre “Borea”
Decorazionivedi qui
Pubblicazionivedi qui
Frase celebreMi pare proprio che non vi siano che due modi per venire a contatto con l'avversario: affrontarlo a viso aperto oppure sorprenderlo per costringerlo a combattere
dati tratti da Sulle ali della Grande Guerra, la storia, gli aerei, gli assi[1]
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Silvio Scaroni (Brescia, 12 maggio 1893Milano, 16 febbraio 1977) è stato un generale e aviatore italiano, secondo asso dell'aviazione italiana con 26 vittorie confermate nella prima guerra mondiale.

Nel primo dopoguerra fu addetto aeronautico presso le Ambasciate del Regno d'Italia di Londra (1923-1924) e Washington (1925-1927). Tra l'inizio del 1932 e quello del 1933 fu assegnato alla delegazione italiana presso la Conferenza sul Disarmo di Ginevra che poi andò avanti senza alcun esito fino al 20 novembre 1934.

Nel corso del 1933 venne designato Aiutante di campo effettivo del Re Vittorio Emanuele III, incarico che ricoprì fino al 1935 quando andò a sostituire Roberto Lordi alla guida della missione militare aeronautica italiana in Cina. Accolto con freddezza dal generalissimo Chiang Kai-shek ne seppe conquistare la fiducia sino ad essere nominato, nel febbraio 1936, consigliere capo per l’aviazione. Rimase in Cina sino al 1937, ritornando in Patria dopo l'inizio della seconda guerra sino-giapponese. Rientrato in Italia venne nominato Capo del Reparto Operazioni dello Stato maggiore della Regia Aeronautica, passando nel 1939 al comando della Divisione Aerea Speciale per l'Albania e successivamente, all'inizio del 1940, al comando della 2ª Divisione Aerea Caccia Terrestre "Borea".

Nel corso della seconda guerra mondiale fu comandante dell'Aeronautica della Sicilia (1941-1943), dal quale fu allontanato per essere entrato in aperto contrasto con il Reichsmarschall Hermann Göring, Comandante in Capo della Luftwaffe, che accusava la Regia Aeronautica di non avere fornito un adeguato supporto agli attacchi aerei condotti dalla Luftwaffe contro l'isola di Malta.

Insignito delle Croci di Cavaliere e di Ufficiale dell'Ordine militare di Savoia, decorato di medaglia d'oro al valor militare a vivente, e di tre medaglie d'argento e una di bronzo al valor militare e di due croci al merito di guerra

Riposa tutt'oggi, assieme alla moglie, nella tomba di famiglia nella parte antica del cimitero di Carzago Riviera.


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