Smantellamento degli impianti nucleari

Con smantellamento degli impianti nucleari[1] (spesso in inglese nuclear decommissioning o semplicemente decommissioning) si identificano tutte le azioni da intraprendere nei tempi successivi alla cessazione del servizio delle centrali nucleari. In genere lo scopo è quello di giungere alla completa demolizione di un impianto con la rimozione di ogni vincolo dovuto alla presenza di materiali radioattivi ed alla restituzione del sito per altri usi.[2]

Infatti, la principale differenza tra lo smantellamento di una centrale di potenza convenzionale e una centrale nucleare, è data dalla presenza di materiale radioattivo o fissile, fatto che richiede precauzioni specifiche, la decontaminazione del personale e delle attrezzature, con procedure di trasporto e stoccaggio molto costose (ad esempio il gas di metallo prodotto durante il taglio delle tubazioni diventa radioattivo, come anche la polvere del cemento risultato delle demolizioni).

Lavori di smantellamento dell'edificio di contenimento
Il trasporto del recipiente in pressione del reattore verso lo smaltimento
  1. ^ Inter-Active Terminology for Europe. Archiviato il 13 novembre 2013 in Internet Archive.
  2. ^ A cura di Ugo Spezia e Ivo Trippudi, Il decommissioning degli impianti nucleari e la sistemazione dei materiali radioattivi (PDF), su opef.it, maggio 2008. URL consultato il 25 dicembre 2022 (archiviato dall'url originale il 4 novembre 2011).

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