Sooronbay Jeenbekov

Sooronbay Jeenbekov

Presidente del Kirghizistan
Durata mandato24 novembre 2017 –
15 ottobre 2020
Capo del governoSapar Isakov
Muxammedkalıy Abılgaziev
Kubatbek Boronov
Sadır Japarov
PredecessoreAlmazbek Atambaev
SuccessoreSadır Japarov (ad interim)

Primo ministro del Kirghizistan
Durata mandato13 aprile 2016 –
22 agosto 2017
PresidenteAlmazbek Atambaev
PredecessoreTemir Sariev
SuccessoreMuxammedkalıy Abılgaziev
(ad interim)

Governatore della Regione di Oš
Durata mandato16 agosto 2012 –
11 dicembre 2015
PredecessoreAytmat Kadyrbayev
SuccessoreTaalaybek Sarybashev

Dati generali
Partito politicoPartito Socialdemocratico del Kirghizistan
Titolo di studioLaurea in Agronomia
UniversitàUniversità di Biskek
ProfessionePolitico

Sooronbay Jeenbekov (in kirghiso Сооронбай Шарипович (Шарип уулу) Жээнбеков?; Biy-Myrza, 16 novembre 1958) è un politico kirghiso, Presidente della Repubblica del Kirghizistan dal 24 novembre 2017 al 15 ottobre 2020 fino alle sue dimissioni dopo una settimana di proteste.[1] È stato anche Primo ministro del Kirghizistan da aprile 2016 ad agosto 2017[2][3].

Jeenbekov all'inizio era ampiamente visto per continuare le politiche del suo predecessore Almazbek Atambaev, con il quale aveva avuto stretti rapporti sin dagli anni novanta, che avevano permesso a Jeenbekov di salire nei ranghi politici fino all'arresto di Atambayev e alla fine della sua influenza nella politica kirghisa.[4] Durante il suo mandato presidenziale, Jeenbekov si è occupato di questioni specificamente di politica estera e corruzione, attuando diverse riforme giuridiche per migliorare la fiducia della gente.

Nonostante ciò, il Kirghizistan sotto Jeenbekov ha affrontato una crescita della criminalità organizzata e della corruzione del governo e la mancanza di sviluppo economico che è stata influenzata negativamente dalla pandemia di COVID-19 ed è stato accusato di aver minimizzato i presunti casi di frode elettorale nelle elezioni parlamentari del 2020 che hanno portato alle sue dimissioni in mezzo a disordini politici per i risultati elettorali contestati.[5][6][7]

  1. ^ (EN) At Final Press Conference, Kyrgyz President Atambaev Plots His Political Future, in Radio Free Europe/Radio Liberty. URL consultato il 20 novembre 2017.
  2. ^ (EN) Sooronbay Jeenbekov becomes new Prime Minister, su 24.kg.
  3. ^ (EN) Kyrgyz PM Jeenbekov Resigns To Run For President, in Radio Free Europe, Bishkek, 21 agosto 2017. URL consultato il 21 agosto 2017.
  4. ^ (EN) The Failure of Atambayev’s Planned Power Transition, in The Diplomat, 23 agosto 2019. URL consultato il 31 agosto 2021.
  5. ^ (RU) Эрнист Нурматов, Два года президентства Жээнбекова. Достижения и провалы, in Радио Азаттык (Кыргызская служба Радио Свободная Европа/Радио Свобода), 26 novembre 2019. URL consultato il 31 agosto 2021.
  6. ^ (EN) Bruce Pannier, Jeenbekov Failed To Tackle Kyrgyzstan's Problems. Now He's Gone, in Radio Free Europe/Radio Liberty, 16 ottobre 2020. URL consultato il 31 agosto 2021.
  7. ^ (EN) Kyrgyz Republic could see GDP plunge 10 percent as a result of COVID-19, as domestic violence surges, in United Nations Development Programme. URL consultato il 31 agosto 2021.

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