Stadio Re Baldovino

Stade Roi Bauduin
Koning Boudewijnstadion
Heysel
Una vista interna dell'impianto nel 2013
Informazioni generali
StatoBandiera del Belgio Belgio
UbicazioneAve. de Marathonlaan 135
Bruxelles
Inizio lavori1929
Inaugurazione1930
Ristrutturazione1977-79
1994-95
1997-98
Costi di ricostr.1 500 000 000 BEF (1994-95)
ProprietarioComune di Bruxelles
GestoreASBL Prosport Bruxelles
ProgettobOb Van Reeth & Van Campenhout WJ & MC. (1994-95)
Intitolato aBaldovino del Belgio
Heysel
Informazioni tecniche
Posti a sedere50 122
Classificazionecategoria 4 UEFA
CoperturaTotale
Pista d’atletica
Mat. del terrenoErba
Dim. del terreno106 × 66 m
Uso e beneficiari
CalcioBandiera del Belgio Belgio
Union Saint-Gilloise (2016-2018)
Rugby a 15Bandiera del Belgio Belgio
Atletica leggeraMemorial Van Damme
Mappa di localizzazione
Map

Lo stadio Re Baldovino (in francese Stade Roi-Bauduin; in fiammingo Koning Boudewijnstadion) è un impianto sportivo polivalente belga di Bruxelles, noto anche con il suo precedente nome di stadio Heysel in ragione della zona in cui è edificato.

Costruito tra il 1929 e il 1930, anno della sua inaugurazione come "stadio del Giubileo", fu ribattezzato "Heysel" nel secondo dopoguerra. Negli anni 1970 affrontò una prima ristrutturazione. Nel biennio 1994-1995, ormai vecchio di 65 anni, fu sottoposto a ristrutturazione completa e adeguato ai nuovi standard, sia sportivi previsti dall'UEFA sia di sicurezza imposti dalla legge, e fu riaperto con il nome di "stadio Re Baldovino"[1] in omaggio a Baldovino del Belgio, sovrano del Paese dal 1951 fino alla morte avvenuta nel 1993.

Destinato prevalentemente, ma non esclusivamente, al calcio, di tale disciplina ha ospitato quattro finali di Coppa dei Campioni d'Europa (nel 1958, 1966, 1974 e 1985) e altrettante di Coppa delle Coppe (nel 1964, 1976, 1980 e 1996), oltre a essere stato scelto come sede interna dall'Anderlecht in occasione della finale d'andata della Coppa UEFA 1982-83 contro il Benfica. Fu, inoltre, sede della finale del campionato europeo di calcio 1972 tra Germania Ovest e Unione Sovietica e (con la sua nuova denominazione) di alcuni incontri di quello del 2000, ospitato congiuntamente da Belgio e Paesi Bassi.

In occasione della finale di Coppa dei Campioni 1984-85 tra Juventus e Liverpool, il 29 maggio 1985, lo stadio, allora noto come Heysel, fu teatro di uno dei più gravi incidenti della storia calcistica europea: a causa dell'assalto di numerosi hooligan della squadra inglese un gruppo di tifosi italiani si ammassò contro un muro di contenimento di un settore dello stadio; l'obsolescenza della struttura, all'epoca vecchia di mezzo secolo, contribuì al disastro che ne seguì, perché il muro cedette provocando la caduta dei tifosi sul selciato sottostante dieci metri, causando la morte di 39 persone e il ferimento più o meno grave di ulteriori seicento. Tale evento è passato alla storia come «strage dell'Heysel».

Oltre al calcio, l'impianto e una sua pertinenza chiamata Petit Heysel (Piccolo Heysel) sono sede degli incontri di rugby a 15 della Nazionale belga maschile, e talora anche di quella femminile. Dal 1977 ospita inoltre un meeting annuale di atletica leggera del circuito Diamond League, il Memorial Van Damme, intitolato alla memoria del mezzofondista Ivo Van Damme, morto nel 1976 a 22 anni.

Dopo le successive ristrutturazioni lo stadio può ospitare un massimo di 50 122 spettatori; tuttavia in passato era capace di contenerne circa 70 000. Il record di affluenza per una gara internazionale è di 66 000 nel 1958.

Proprietario dell'impianto è il comune di Bruxelles, mentre la sua gestione è demandata ad ASBL Prosport, agenzia pubblica del comune creata nel 1998 per la promozione delle attività sportive nella capitale belga.

  1. ^ C'è Pairetto per la finale nel nuovo Heysel, in La Stampa, 8 maggio 1996, p. 30. URL consultato il 17 marzo 2016.

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