Steve Reich

Steve Reich nel 2006
Premio Pulitzer Premio Pulitzer nel 2009
Premio Premio Imperiale 2006

Steve Reich (New York, 3 ottobre 1936) è un compositore statunitense.

Reich è noto per essere uno dei pionieri del minimalismo musicale, con John Cage, La Monte Young, Terry Riley e Philip Glass.

Reich nei suoi primi anni sviluppò varie tecniche di composizione musicale, incluso l'uso di loop su nastro (come nei suoi primi lavori It's Gonna Rain e Come Out), defasamento (Phase Patterns, Violin Phase e Piano Phase) oltre a nuovi concetti musicali (come il feedback del microfono in Pendulum Music). Queste composizioni ebbero un'importante influenza sulla musica americana contemporanea, anche se in seguito Reich abbandonò la sperimentazione tecnologica per continuare ad esplorare nuove forme di espressione musicale con l'uso di ensemble strettamente strumentali, in opere come Drumming, Music for 18 Musicians, The Cave, City Life e Three tales.

Numerosi critici americani e britannici gli attribuiscono una grande importanza. Così The Guardian ha descritto Reich come uno dei pochi compositori che "ha cambiato la direzione della storia della musica"; Il New York Times lo colloca “...tra i più grandi compositori del secolo”; The New Yorker parla di lui come «...il pensatore musicale più originale del nostro tempo»; e, The Village Voice, lo definisce semplicemente "...il più grande compositore americano vivente."[1]

Nel 2006 Steve Reich è stato insignito del prestigioso Premio Imperiale e nel 2007 del Polar Music Prize per “una nuova concezione della musica, supportata dall'uso di elementi realistici, legati alla vita quotidiana, ed elementi della musica tradizionale dell'Africa e dell'Asia” Reich "ha aperto nuove strade, creando un dialogo tra cultura popolare e cultura colta, tra modernità occidentale e tradizioni extraeuropee, realizzando una felice combinazione di complessità e trasparenza".

Nel 2014 gli è stato assegnato dalla Biennale Musica di Venezia il Leone d'oro alla carriera, al proposito del quale ha detto: "Questo premio è il segno del cambiamento delle cose; doveva arrivare prima, ma meglio tardi che mai"[2] (in relazione al fatto che fosse il primo compositore "minimalista" ad ottenere il riconoscimento).

  1. ^ «There’s just a handful of living composers who can legitimately claim to have altered the direction of musical history and Steve Reich is one of them». (The Guardian); «...among the great composers of the century.» (The New York Times); «...the most original musical thinker of our time.» (The New Yorker; «...America's greatest living composer.» (The Village Voice). Esempi tratti dalla pagina personale di Steve Reich presso Boosey & Hawkes, disponibile su: [http:/ /www .boosey.com/pages/cr/composer/composer_main.asp?composerid=2781&ttype=BIOGRAPHY&ttitle=Biografia].
  2. ^ Da un'intervista di Federico Capitoni sull'Espresso n. 35 del 2014 (p. 78)

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