Storia dell'Austria

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Storico stemma dell'Austria

La storia dell'Austria si protrae dai primi insediamenti del Paleolitico all'età contemporanea. L'Austria fu anticamente abitata dai Celti appartenenti alla cultura di Hallstatt e dagli Illiri nella parte orientale. Con l'avanzata dei primi, i secondi si spostarono sempre più verso le coste adriatiche riducendo la loro presenza nella regione. Le terre a sud del Danubio vennero conquistate dai Romani alla fine del I secolo a.C. e per molto tempo fecero parte dell'Impero romano. A partire dal V secolo il territorio fu soggetto alle migrazioni dei popoli germanici, venendo abitato da Rugi, Eruli e Alemanni. Nel VI secolo giunsero i Bavari, che occuparono l'intero territorio fino al IX secolo, quando divenne parte del regno franco.

Divenuta parte del Sacro Romano Impero come Marca Orientale, la regione corrispondente all'attuale Bassa e Alta Austria venne affidata nel 976 a Leopoldo I di Babenberg, capostipite del casato dei Babenberg, dando inizio alla vera e propria storia del paese. Nel XIII secolo la dinastia dei Babenberg si estinse, e dopo un breve interregno la Marca venne presa da Rodolfo I d'Asburgo, il cui casato governerà l'Austria fino al XX secolo. Nel 1806, quando l'imperatore Francesco II d'Asburgo sciolse il Sacro Romano Impero, l'Austria divenne il centro dell'Impero austriaco, che fece parte anche della Confederazione tedesca fino alla guerra austro-prussiana del 1866. L'anno successivo l'Austria formò una doppia monarchia con l'Ungheria: l'Impero austro-ungarico (1867-1918).

Quando questo impero crollò a seguito della sconfitta nella prima guerra mondiale, il territorio austriaco fu ridotto alle sole principali aree dell'impero di lingua tedesca, portandolo ai confini odierni. Ciò portò alla nascita della Prima Repubblica Austriaca, dotata di istituzioni democratico-rappresentative fino al 1934, quando il cancelliere Engelbert Dollfuss stabilì una dittatura nota come austrofascismo, cercando, nel contempo, di mantenerla indipendente dal Terzo Reich. Nonostante i suoi sforzi, nel 1938 venne annessa alla Germania nazista (il cosiddetto Anschluss) per volere di Adolf Hitler. Alla fine della seconda guerra mondiale, dopo la sconfitta nazista, l'Austria venne occupata dagli Alleati fino al 1955, quando la nazione divenne nuovamente una repubblica indipendente, a condizione che rimanesse neutrale. Dopo il collasso del comunismo in Europa orientale, l'Austria venne sempre più coinvolta nelle questioni continentali: nel 1995 entrò a far parte dell'Unione europea e, nel 1999, della zona dell'euro.


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