Storia di Monza

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La Corona ferrea o Corona di ferro è un'antica corona conservata presso il Duomo di Monza e che per secoli fu usata per l'incoronazione di numerosi regnanti, fra cui i Re d'Italia. È anche considerata una reliquia dalla Chiesa cattolica per la tradizione che la considera realizzata con uno dei chiodi della Crocifissione di Gesù (circostanza smentita dalle analisi moderne[1], che hanno rivelato che la fascetta di sostegno interna è d'argento e non di ferro, escludendone la derivazione da un chiodo).

La storia di Monza inizia in epoca romana, con l'attestazione del vicus di "Modicia", anche se nel territorio monzese sono state rinvenute testimonianze di presenza umane molto anteriori. La città conobbe un periodo di particolare rilevanza politica e di intenso sviluppo artistico durante il VII secolo, quando fu residenza estiva del Regno longobardo; in seguito fece parte del Sacro Romano Impero, pur con ampi margini di autonomia, e infine, dall'XI secolo, entrò nell'orbita di Milano.

Libero comune nel XIII secolo, nel XIV Monza entrò nei domini dei Visconti di Milano, dei quali seguì la sorte passando prima sotto il controllo spagnolo e poi sotto quello austriaco, fino a diventare parte, nel 1859, del Regno di Sardegna, Regno d'Italia dal 1861, Repubblica Italiana (dal 1946).

  1. ^ La corona come opera d’arte – Museo Monza, su museoduomomonza.it. URL consultato il 25 gennaio 2021.

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