Suicidio quantistico

Il suicidio quantistico è un esperimento mentale nell'ambito della meccanica quantistica.

Fu proposto in maniera indipendente da Hans Moravec nel 1987 e da Bruno Marchal nel 1988, per poi essere ripreso e sviluppato da Max Tegmark nel 1998.[1] L'esperimento cerca di distinguere l'interpretazione di Copenaghen e quella a molti mondi di Hugh Everett III attraverso una variazione dell'esperimento del gatto congetturato da Erwin Schrödinger nel 1935.

Esso consiste, in sintesi, nell'esaminare l'esperimento del gatto di Schrödinger dal punto di vista del gatto. Dall'esperimento è stata ricavata una speculazione metafisica sull'immortalità quantistica, secondo la quale l'interpretazione multi-mondo della meccanica quantistica implica l'immortalità degli esseri autocoscienti.


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