Sulis

Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Sulis (disambigua).
Testa di bronzo dorata della statua di Minerva Sulis proveniente dal Tempio di Bath, rinvenuta nel 1727 ed ora presso le Terme romane di Bath

Nel politeismo celtico praticato in Britannia, Sulis fu una dea adorata presso la fonte termale di Aquae Sulis, odierna Bath oggi nel Somerset. Era adorata dai Romano-Britannici come Sulis Minerva. Dai suoi oggetti votivi si è capito che era considerata la Grande Madre donatrice di vita, ma anche fonte di maledizioni.[1] Le tavolette votive erano spesso scritte in codice, grazie a lettere o parole scritte al contrario. L'ordine delle parole poteva essere invertito, e le righe scritte in direzione alternata. Anche se molti testi sono in latino, occasionalmente si possono trovare in lingua celtica. Solitamente le tavolette facevano riferimento a furti di oggetti per Sulis, piccole quantità di denaro o abiti dai bagni delle terme. In linguaggio legale, le tavolette sembrano preghiere rivolte alla dea di punire i noti o ignoti autori dei furti. A Sulis si chiedeva solitamente di nuocere alla salute mentale e fisica del colpevole, mediante la negazione del sonno o addirittura con la morte. Una delle tavolette riportava un messaggio che diceva: "Dodimedis ha perso due guanti. Egli chiede che la persona che li ha rubati possa perdere la memoria e la vista nel tempio in cui prega".[2]

  1. ^ Joyce Reynolds e Terence Volk, "Review: Gifts, Curses, Cult and Society at Bath", The Temple of Sulis Minerva at Bath: vol. 2 The Finds from the Sacred Spring, in Britannia 21 (1990:379-391).
  2. ^ The Romans in Britannia, su University of Washington, Tacoma. URL consultato l'11 agosto 2009.

© MMXXIII Rich X Search. We shall prevail. All rights reserved. Rich X Search