Tecnologie assistive

Nell'ambito delle tecnologie informatiche si chiamano tecnologie assistive tutte quelle tecnologie realizzate ad hoc per rendere accessibili e usabili i prodotti informatici stessi (hardware o software) anche a persone con disabilità. Si tratta spesso di interfacce persona-calcolatore realizzate a posteriori rispetto al prodotto iniziale. Esempi comuni sono i lettori di schermo, i display Braille, i sistemi di riconoscimento ottico dei caratteri (OCR), i dispositivi di puntamento alternativi al mouse[1][2].

I destinatari dei benefici delle tecnologie assistive possono essere non solo persone con disabilità congenite o croniche, ma anche persone soggette a impedimenti temporanei[3]: infatti, un dispositivo usabile senza bisogno di vedere aiuta chi ha una disabilità visiva, ma anche chi è concentrato su altre attività, oppure è in condizioni di illuminazione precaria, oppure usa uno schermo di dimensioni ridotte; se è usabile senza bisogno di sentire, aiuta chi ha una disabilità uditiva, ma anche chi adopera il dispositivo mentre è già impegnato in un’attività di ascolto, oppure è immerso in un ambiente rumoroso, oppure deve rispettare il silenzio, come per esempio in una biblioteca; se è usabile con limitato ricorso a manualità e mobilità, aiuta chi ha una disabilità motoria, ma anche chi è temporaneamente impedito nei movimenti per la ristrettezza dello spazio fisico in cui opera, oppure chi sta usando più dispositivi contemporaneamente; se è usabile senza eccessivi sforzi d’attenzione, aiuta chi ha una disabilità cognitiva, ma anche per qualche motivo è distratto o ha perso il controllo di sé; se è usabile senza bisogno di leggere, aiuta chi ha un disturbo del linguaggio o dell’apprendimento, ma anche chi non sa ancora leggere, oppure non conosce la lingua, o non ha gli strumenti necessari per farlo, come gli occhiali da vista[4].

Per esempio, i servizi di dettatura sono comunemente impiegati da persone che hanno le mani impegnate o che hanno poca dimestichezza con la tastiera, così come quelli di sintesi vocale sono sovente adoperati da persone che momentaneamente non possono o non vogliono dedicare l'attenzione visiva al testo del documento[5][6].

  1. ^ Aymeric Parant, Sandrine Schiano-Lomoriello e Francis Marchan, How would I live with a disability? Expectations of bio-psychosocial consequences and assistive technology use, in Disability and Rehabilitation: Assistive Technology, vol. 12, n. 7, 3 ottobre 2017, pp. 681–685, DOI:10.1080/17483107.2016.1218555. URL consultato il 17 agosto 2022.
  2. ^ Le tecnologie assistive – T.A. – VADEMECUM, su piuvalore.org. URL consultato il 17 agosto 2022.
  3. ^ Marco Lazzari, Istituzioni di tecnologia didattica, Roma, Studium, 2017, ISBN 978-8838245770.
  4. ^ Federica Baroni, Tecnologie informatiche e diritti umani per un nuovo approccio all’accessibilità (PDF), in Italian Journal of Disability Studies, vol. 1, n. 1, 2013, p. 81-92. URL consultato il 24 agosto 2022.
  5. ^ App per non vedenti, su Salvatore Aranzulla. URL consultato il 17 agosto 2022.
  6. ^ Sintesi Vocale, cos'è e come sceglierla | Algor Education Blog, su algoreducation.com. URL consultato il 17 agosto 2022.

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