«Beam me up, Scotty!»
Un teletrasporto è un dispositivo immaginario dell'universo fantascientifico di Star Trek, che consente il trasporto istantaneo di materia (organica e non) da un punto ad un altro. Il teletrasporto funziona grazie alla conversione di materia in energia, quindi la materia che compone una persona o un oggetto viene convertita in energia, processo chiamato dematerializzazione, viene irradiata verso il punto di destinazione, dove viene riconvertita in materia, processo chiamato rimaterializzazione. Quando questo processo non avviene con successo si verifica quello che viene definito "incidente di teletrasporto".
Secondo quanto riportato su The Making of Star Trek[1], nei piani originali del creatore di Star Trek Gene Roddenberry non era incluso il teletrasporto: i personaggi sarebbero sbarcati con la nave stessa. Questa soluzione, tuttavia, avrebbe richiesto set poco pratici e molto costosi, riprese con modelli in stop motion, ed in più tempo per mostrare le fasi di atterraggio e decollo della nave. Un'idea successiva fu quella di impiegare una navetta, ma il modello a grandezza naturale non fu realizzato in tempo per l'inizio delle riprese dell'episodio pilota. Il teletrasporto fu concepito come alternativa meno costosa, realizzato grazie all'uso degli effetti di dissolvenza su un soggetto.[2] Il primo teletrasporto appare nell'episodio pilota della serie originale Lo zoo di Talos (The Cage). L'effetto speciale del teletrasporto fu creato per mezzo di una telecamera capovolta filmando al rallentatore della polvere di alluminio retroilluminata lasciata cadere tra la telecamera e uno sfondo nero[3]; successivamente l'effetto verrà realizzato con animazioni generate al computer.
In ‘Star Trek: The Next Generation’ Technical Manual[4] viene riportato che le tre barre luminose sensibili al tocco della consolle di teletrasporto dell'Enterprise D era un omaggio alla serie classica in cui la consolle duotronica di teletrasporto dell'Enterprise originale era dotata di tre cursori.
Nell'agosto del 2008, il fisico Michio Kaku sul Discovery Channel Magazine ha predetto che un dispositivo di teletrasporto simile a quelli visti in Star Trek potrebbe essere inventato entro 100 anni.[5][6] Studenti di fisica dell'Università di Leicester hanno calcolato che per "trasportare" solo le informazioni genetiche di una singola cellula umana, non la posizione degli atomi, ma solo la sequenza genetica, insieme ad uno "stato mentale", potrebbero volerci 4,850 trilioni di anni, presumendo una lunghezza di banda delle microonde a 30 gigahertz.[7] Uno studio svolto da Eric Davis per il laboratorio di ricerca dell'aeronautica militare statunitense sulla tecnologia di teletrasporto speculativo mostra che per dematerializzare un corpo umano riscaldandolo fino a più di un milione di volte la temperature del nucleo del sole, in modo tale che i quark perdano la loro energia di legame e diventino senza massa e possano essere teletrasportati alla velocità della luce, che si avvicina alla fisica impiegata nel dispositivo di teletrasporto mostrato in Star Trek, potrebbe richiedere l'equivalente di 330 megatoni di energia. Soddisfare le esigenze di immagazzinamento e trasmissione delle informazioni richiederebbe che le attuali capacità informatiche continuino a migliorare di un fattore da 10 a 100 volte per i prossimi 200-300 anni.[8]
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