Temistocle

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Temistocle
Illustrazione di un'erma raffigurante Temistocle

Arconte eponimo di Atene
Durata mandato493 a.C. –
492 a.C.
PredecessorePitocrito
SuccessoreDiogneto

Governatore di Magnesia
Durata mandato465 a.C. –
459 a.C.
SuccessoreArcheptolide
Temistocle
Busto di Temistocle
NascitaAtene, tra il 530 e il 520 a.C.
MorteMagnesia, 459 a.C. circa
Cause della mortenaturale
Dati militari
Paese servitoAtene
Forza armataEsercito ateniese
GradoArconte, generale (Strategos)
GuerreGuerre persiane
BattaglieBattaglia di Maratona
Battaglia di Capo Artemisio
Battaglia di Salamina
Altre carichePolitico
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Temistocle, del demo di Frearri (in greco antico: Θεμιστοκλῆς?, Themistoklês, "Gloria della legge"[1]; Atene, tra il 530 e il 520 a.C.Magnesia, 459 a.C. circa), è stato un politico e generale ateniese.

Tra i primi politici di spicco della giovane democrazia di Atene, condusse una politica a favore del popolo, ricevendo perciò il supporto delle classi meno abbienti della città, e generalmente in contrasto con le famiglie nobili. Eletto arconte nel 493 a.C., fu l'artefice della potenza navale di Atene, la cui flotta diventerà la più grande e potente di tutta l'antica Grecia.

Negli anni successivi alla battaglia di Maratona e durante la seconda guerra persiana diventò il politico più influente di Atene.

Continuò a sostenere la necessità di una grande forza navale e nel 483 a.C. persuase gli Ateniesi a costruire una flotta di 100 triremi, che si sarebbe rivelata fondamentale nel successivo conflitto con la Persia. Comandò la flotta ateniese nelle battaglie di capo Artemisio e di Salamina.

Contrastato nel suo programma di avvicinamento ad Argo e sospettato di atteggiamenti tirannici, fu ostracizzato nel 472 a.C. (o forse nel 471 a.C.) dagli avversari politici Alcmeonidi e Filaidi, più propensi ad appoggiare Cimone, sostenitore dell'alleanza con Sparta.

Prese allora dimora ad Argo, da dove cercò, insieme a Pausania, di sollevare nel Peloponneso un moto democratico contro Sparta per procurare ad Atene il dominio dell'Ellade. Scoperta la sua trama, gli spartani lo accusarono di aver tentato, insieme a Pausania, un'alleanza con la Persia. Condannato a morte, fuggì prima in Magna Grecia; venne accolto dal re Artaserse I di Persia. Alla fine trovò dimora a Magnesia, dove morì in date e circostanze sconosciute, secondo molti suicida per non aver tenuto fede alle promesse fatte al re persiano.

Sarà Pericle a riabilitare la sua memoria e a riconoscerlo come un eroe della causa ateniese. In accordo col giudizio di Plutarco, può essere considerato «l'uomo che più di tutti ha contribuito alla salvezza della Grecia» dalla minaccia persiana. La sua politica navale ebbe un effetto a lungo termine sulla storia di Atene, permettendo ai suoi successori l'espansione dell'Impero ateniese.

  1. ^ (EN) Mike Campbell, Meaning, origin and history of the name Themistocles, su Behind the Name. URL consultato il 3 febbraio 2022.

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