La teoria assorbitore-emettitore di Wheeler-Feynman[1], nota anche come teoria dell'azione a distanza di Wheeler e Feynman[2], è un'interpretazione dell'elettrodinamica che deriva dal presupposto che le soluzioni delle equazioni del campo elettromagnetico devono essere invarianti quando sono sottoposte ad una inversione temporale (t → - t), così come per le equazioni stesse che forniscono tali soluzioni di campo.
Si tratta quindi di una teoria basata sulla simmetria rispetto all'inversione temporale. Infatti non c'è nessuna ragione apparente per la rottura della simmetria rispetto all'inversione temporale che punti a una direzione preferenziale del tempo, cioè che crei una distinzione tra il passato e il futuro. Una teoria invariante che non cambia quando sottoposta a un'inversione temporale è più logica ed elegante. Un altro principio fondamentale che risulta da questa interpretazione, e che ricorda il principio di Mach dovuto a Hugo Tetrode, è che le particelle elementari non autointeragiscono. Questo rimuove immediatamente il problema delle autoenergie.
Questa teoria è stata proposta nel 1940 e prende il nome dai suoi creatori, i fisici Richard Feynman e John Archibald Wheeler.
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