Teoria del tutto

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In fisica la teoria del tutto, conosciuta anche come TOE (acronimo dell'inglese theory of everything), è un'ipotetica teoria fisica in grado di spiegare e riunire in un unico quadro tutti i fenomeni fisici conosciuti. Presupposto minimo di tale teoria è l'unificazione di tutte le interazioni fondamentali.

Inizialmente il termine fu usato con connotazione ironica per riferirsi alle varie teorie supergeneralizzate, anche in ambito fantascientifico[1]. Per quanto riguarda la letteratura tecnica, il fisico John Ellis afferma[2] di averlo introdotto in un articolo della rivista Nature nel 1986.[3] Nel tempo il termine si affermò nelle popolarizzazioni della fisica quantistica per descrivere una teoria che avrebbe unificato tutte le interazioni fondamentali della natura, nota anche come teoria del campo unificato.

Ci sono state molte teorie del tutto proposte dai fisici teorici nell'ultimo secolo, ma nessuna è stata confermata sperimentalmente. Il problema principale nel produrre una tale teoria è quello di rendere compatibili le due teorie fisiche fondamentali accettate, la meccanica quantistica e la relatività generale, attualmente inconciliabili.[4]

  1. ^ Per esempio un bisnonno di Ijon Tichy, personaggio di una serie di storie di fantascienza di Stanisław Lem degli anni sessanta, era al lavoro sulla "Teoria Generale del Tutto"
  2. ^ John Ellis, Physics gets physical (correspondence), in Nature, vol. 415, 2002, p. 957.
  3. ^ John Ellis, The superstring: theory of everything, or of nothing?, in Nature, vol. 323, 1986, pp. 595-598.
  4. ^ Stephen Hawking, Dal Big Bang ai buchi neri - Breve storia del tempo, SuperPocket, 1998, p. 220, ISBN 88-462-0052-7.

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