Theresa May

Theresa May
Ritratto ufficiale, 2016

Primo ministro del Regno Unito
Durata mandato13 luglio 2016 –
24 luglio 2019
MonarcaElisabetta II
PredecessoreDavid Cameron
SuccessoreBoris Johnson

Leader del Partito Conservatore
Durata mandato11 luglio 2016 –
23 luglio 2019[1]
PredecessoreDavid Cameron
SuccessoreBoris Johnson

Segretario dell'interno
Durata mandato12 maggio 2010 –
13 luglio 2016
Capo del governoDavid Cameron
PredecessoreAlan Johnson
SuccessoreAmber Rudd

Ministro per le donne e le pari opportunità
Durata mandato12 maggio 2010 –
4 settembre 2012
Capo del governoDavid Cameron
PredecessoreHarriet Harman
SuccessoreMaria Miller

Presidente del Partito Conservatore
Durata mandato23 luglio 2002 –
6 novembre 2003
PredecessoreDavid Davis
SuccessoreLiam Fox

Membro del Parlamento
In carica
Inizio mandato1º maggio 1997
CollegioMaidenhead
Sito istituzionale

Dati generali
Prefisso onorificoThe Right Honourable
Suffisso onorificoMP
Partito politicoConservatore
Titolo di studioLaurea in Geografia
UniversitàSt Hugh's College (Università di Oxford)
ProfessioneDirettore esecutivo
FirmaFirma di Theresa May

Theresa Mary May, lady May, nata Brasier (Eastbourne, 1º ottobre 1956), è una politica britannica, leader del Partito Conservatore dall'11 luglio 2016 al 23 luglio 2019 e primo ministro del Regno Unito dal 13 luglio 2016 al 24 luglio 2019, seconda donna a ricoprire questa carica dopo Margaret Thatcher.

È stata segretario di Stato per gli affari interni dal 2010 fino alla nomina a primo ministro, e membro della Camera dei Comuni per il collegio di Maidenhead dal 1997. È identificata come conservatrice uninazionale e caratterizzata da un atteggiamento liberal conservatore.

Ha esercitato varie responsabilità nel governo ombra dell'opposizione tra il 1999 e il 2010, diventando una delle figure di spicco del Partito Conservatore, che ha presieduto dal 2002 al 2003.

Come segretario di Stato per gli affari interni, ha guidato la riforma della polizia e adottato politiche restrittive in materia di droga e immigrazione. È stata anche ministro per le donne e l'uguaglianza dal 2010 al 2012, con posizioni politiche più progressiste, promuovendo il matrimonio tra persone dello stesso sesso.

In occasione del referendum sulla permanenza del Regno Unito nell'Unione europea ha appoggiato la permanenza nell'Unione, per quanto timidamente.[2] In seguito alla vittoria della Brexit e alle dimissioni del Primo ministro David Cameron, viene nominata leader dei Tories divenendo la seconda Primo ministro donna del paese dopo Margaret Thatcher. Nel 2017, ha provocato le elezioni generali anticipate, in cui il Partito Conservatore pur rimanendo la principale forza politica del paese, ha perso la maggioranza assoluta nella Camera dei comuni. Ha guidato i negoziati per l'uscita del Regno Unito dall'Unione europea ("Brexit"), che nel 2018 hanno portato a due crisi politiche.

Nel 2019, non riuscendo a far adottare dai Comuni il suo accordo per la Brexit, dopo averne rinviato la data, ormai in crisi di fiducia da parte della sua maggioranza, ha lasciato la guida del Partito Conservatore, dimettendosi quindi da Primo ministro in seguito all'elezione di Boris Johnson a capo del partito. È stata rieletta come parlamentare nelle elezioni generali anticipate tenutesi lo stesso anno.

  1. ^ Leader ad interim dal 7 giugno 2019 al 23 luglio 2019
  2. ^ Theresa May’s speech on Brexit: full text, su conservativehome.com, 25 aprile 2016. URL consultato il 22 settembre 2020.

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