San Tommaso d'Aquino | |
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San Tommaso con la Summa, Beato Angelico | |
Sacerdote e Dottore della Chiesa | |
Nascita | Roccasecca, tra il 1224 e il 1226 |
Morte | Abbazia di Fossanova[1][2], 7 marzo 1274 |
Venerato da | Chiesa cattolica e Chiesa anglicana |
Canonizzazione | 18 luglio 1323 da papa Giovanni XXII |
Santuario principale | Chiesa dei Giacobini, Tolosa |
Ricorrenza | 28 gennaio e 7 marzo (messa tridentina) |
Attributi | Abito domenicano, libro, penna, calamaio, modellino di chiesa, sole raggiato sul petto e colomba |
Patrono di | Compatrono di Napoli, teologi, accademici, librai, scolari, studenti, fabbricanti di matite, comuni di Aquino, Belcastro, Falerna, Grottaminarda, Monte San Giovanni Campano, Priverno, San Mango d'Aquino e diocesi di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo |
Tommaso d'Aquino (Roccasecca, tra il 1224 e il 1226[3][4] – Piperno, 7 marzo 1274) è stato un religioso, teologo e filosofo italiano.
Frate domenicano, principale esponente della Scolastica, era definito Doctor Angelicus già dai suoi contemporanei.[5] Fu proclamato santo da papa Giovanni XXII nel 1323 e dal 1567 è annoverato tra i dottori della Chiesa. Nel 1880 fu dichiarato santo patrono delle università e dei centri di studio cattolici.
Tommaso rappresenta uno dei principali pilastri teologici e filosofici della Chiesa cattolica, risultando inoltre il punto di raccordo fra la cristianità e la filosofia classica, la quale ha i suoi fondamenti e maestri in Socrate, Platone e Aristotele, e poi passati attraverso il periodo ellenistico, specialmente in autori come Plotino. Egli elaborò una teoria del diritto che ebbe largo seguito nei secoli successivi.[6] Fu allievo di sant'Alberto Magno, che lo difese strenuamente quando i compagni lo denigravano. Nelle parole del filosofo inglese Anthony Kenny, San Tommaso d'Aquino fu "uno dei più grandi filosofi del mondo occidentale"[7].
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