Trattato di Losanna (1923) | |
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Contesto | Guerra d'indipendenza turca |
Firma | 24 luglio 1923 |
Luogo | ![]() |
Condizioni | Determinazione dei confini della Repubblica di Turchia
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Parti | ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
Firmatari | Turchia Regno Unito Terza Repubblica francese Regno d'Italia Impero giapponese Grecia Regno dei Serbi, Croati e Sloveni e Regno di Romania |
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Il trattato di Losanna, o Convenzione di Losanna, è un trattato di pace firmato a Losanna, in Svizzera, il 24 luglio 1923 tra la Turchia e le Potenze dell'Intesa che combatterono nel corso della prima guerra mondiale e nella successiva guerra d'indipendenza turca. Il trattato pose fine al sanguinoso conflitto greco-turco e ridisegnò i confini stabiliti dal trattato di Sèvres, imponendo nuove frontiere tra Grecia, Bulgaria e Turchia, oltre a determinare la fine di ogni pretesa turca su Cipro, Regno dell'Iraq e Siria.
Dopo il respingimento delle forze armate e l'espulsione delle popolazioni greche da parte delle armate turche guidate da Mustafa Kemal (in seguito Kemal Atatürk), il nuovo governo turco decise di rigettare il recente trattato di Sèvres[1]. Il 20 ottobre 1922 venne quindi riaperto il tavolo delle trattative che, dopo notevoli dibattiti, venne nuovamente interrotto dai rappresentanti turchi guidati da İsmet İnönü il successivo 4 febbraio 1923. Il confronto venne riaperto il 23 aprile, e nonostante le ulteriori proteste del governo di Atatürk, il trattato venne infine ratificato il 24 luglio successivo[2].
In Italia, il trattato di pace e le convenzioni ed i protocolli annessi vennero approvati con il regio decreto-legge n.343 del 31 gennaio 1924 (G. U. n.69 del 21 marzo 1924)[3], poi convertito in legge n.1588 del 26 luglio 1926 (G.U. n.259 del 10 novembre 1926)[4].
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