Tre regni (Isole britanniche)

Documenti rilevanti all'unione personale
e legislativa dei
paesi componenti il Regno Unito
Trattato di Windsor 1175
Trattato di York 1237
Trattato di Perth 1266
Trattato di Montgomery 1267
Trattato di Aberconwy 1277
Statuto di Rhuddlan 1284
Trattato di Edinburgh–N'hampton 1328
Trattato di Berwick 1357
Poynings' Law 1495
Laws in Wales Acts 1535–1542
Crown of Ireland Act 1542
Trattato di Edimburgo 1560
Unione delle corone 1603
Union of England and Scotland Act 1603
Act of Settlement 1701
Act of Security 1704
Alien Act 1705
Trattato di Unione 1706
Atto di Unione 1707
Personal Union of 1714 1714
Wales and Berwick Act 1746
Costituzione irlandese 1782
Atto di Unione 1800
Government of Ireland Act 1920
Trattato anglo-irlandese 1921
Royal and Parliamentary Titles Act 1927
North Ireland (Temporary Provisions) Act 1972
Northern Ireland Assembly 1973
North Ireland Constitution Act 1973
Northern Ireland Act 1998
Government of Wales Act 1998
Scotland Act 1998
Government of Wales Act 2006
Scotland Act 2012
Accordo di Edimburgo 2012

I Tre Regni (Union of the Crowns; gaelico scozzese: Aonadh nan Crùintean, letteralmente "unione delle corone") furono l'unione costituzionale di tutte le Isole britanniche (Inghilterra, Scozia e Irlanda) sotto un unico re ed un unico parlamento. L'Irlanda poté qualificarsi a livello di regno quando Enrico VIII la elevò dal rango di signoria che rivestiva in precedenza a quello appunto di stato sovrano nel 1542. La Scozia rimase un regno alla pari dell'Inghilterra sino a quando re Giacomo VI non ascese anche al trono d'Inghilterra ed a quello d'Irlanda. A partire dal 24 marzo 1603, dunque, tutti e tre i regni si trovarono sotto un unico sovrano. Dal 1776 la confederazione dei Tre Regni britannici divenne un modello per l'unione consanguinea delle Tredici Colonie americane. I Tre Regni vennero dissolti quando l'Irlanda proclamò la propria indipendenza nel 1922.

L'unione dei Tre Regni si originò con la morte di Elisabetta I d'Inghilterra, l'ultima monarca della dinastia Tudor,[1] che era cugina di primo grado di re Giacomo VI di Scozia e che non aveva avuto eredi.

L'unione era considerata un'unione personale e dinastica, con la corona di Scozia che rimase distinta e separata malgrado gli sforzi di Giacomo VI nel voler creare il nuovo "trono di Gran Bretagna". Inghilterra e Scozia continuarono ad essere stati sovrani, condividendo il sovrano con l'Irlanda (con un interregno dal 1649 al 1660 per via del Commonwealth di Oliver Cromwell ed il Protettorato), sino agli Acts of Union del 1707 durante il regno dell'ultima regina Stuart, Anna.[2]

  1. ^ John Daniel McVey, The Union of The Crowns 1603 - 2003, su uotc.scran.ac.uk. URL consultato il 25 ottobre 2013.
  2. ^ David Lawrence Smith, A History of the Modern British Isles, 1603–1707: The Double Crown (1998), Chapter 2

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