Triptofano

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Triptofano
formula di struttura
formula di struttura
formula di struttura 3D
formula di struttura 3D
Nome IUPAC
L-triptofano
Abbreviazioni
W
Trp
Nomi alternativi
acido 2S-ammino-3-(indol-3-il)propanoico ;

3-(3-indolil)-L-alanina

Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareC11H12N2O2
Massa molecolare (u)204,23
Aspettosolido cristallino da bianco a giallo-verdastro
Numero CAS73-22-3
Numero EINECS200-795-6
PubChem6305 e 6923516
DrugBankDBDB00150
SMILES
C1=CC=C2C(=C1)C(=CN2)CC(C(=O)O)N
Proprietà chimico-fisiche
Costante di dissociazione acida a 293 KpK1: 2,46

pK2: 9,41

Punto isoelettrico5,89
Solubilità in acqua10 g/l a 293 K
Temperatura di fusione290 °C (563 K) con decomposizione
Proprietà termochimiche
ΔfH0 (kJ·mol−1)−415,3
S0m(J·K−1mol−1)251
C0p,m(J·K−1mol−1)238,1
Indicazioni di sicurezza
Frasi H---
Frasi S--

Il triptofano è un amminoacido poco polare, il suo gruppo laterale è un indolile. È alla base del gruppo di composti delle triptamine. È una molecola chirale. L'enantiomero L è uno dei 20 amminoacidi ordinari.

Poiché l'organismo umano non è in grado di sintetizzarlo, deve essere ricavato dagli alimenti e pertanto è classificato tra gli amminoacidi essenziali.[1] Oltre a partecipare alla costituzione delle proteine dell'organismo, interviene in numerose reazioni chimiche, in particolare nella sintesi di serotonina e di acido nicotinico.

Come altri amminoacidi, il triptofano si trova in forma zwitterionica al pH fisiologico in cui il gruppo amminico è protonato (–NH3+; pKa = 9,41) e il gruppo carbossilico è deprotonato (–COO; pKa = 2,46).[2] Il triptofano presenta inoltre delle spiccate proprietà di fluorescenza, con un assorbimento massimo a 280 nm e un picco di emissione solvatocromico che può cadere dai 300 ai 350 nm circa a seconda della polarità del suo intorno.[3]

  1. ^ Copia archiviata, su it.healthnews.com. URL consultato il 21 aprile 2010 (archiviato dall'url originale il 17 dicembre 2009).
  2. ^ (EN) Pubchem, Tryptophan, su pubchem.ncbi.nlm.nih.gov. URL consultato il 14 novembre 2018.
  3. ^ (EN) Intrinsic Fluorescence of Proteins and Peptides, su web.archive.org, 16 maggio 2010. URL consultato l'11 dicembre 2018 (archiviato dall'url originale il 16 maggio 2010).

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