Utente:Margherita/sandbox 7

Letteratura italiana: dalle Origini al Trecento

«... sarebbe impossibile determinare un momento in cui il latino abbia cessato di essere la lingua comunemente usata dal popolo e abbia ceduto il posto alle lingue nuove: sia perché tale trapasso dovette svolgersi diversamente e in diversi tempi nei differenti luoghi, sia perché soprattutto è assurdo scientificamente parlare del nascimento di un linguaggio, il quale non nasce mai e non muore bensì continuamente si trasforma".»

«Il carattere distintivo che ci permette di parlare di una letteratura italiana è la lingua"[2]»

Con il termine "origini" si è soliti definire, per quanto riguarda la storia letteraria italiana, l'insieme di tutti quegli avvenimenti in campo culturale, spirituale e religioso, che preparano il terreno e infine stabiliscono, come scrive Alberto Asor Rosa[3]"la genesi delle moderne letterature europee dal ceppo comune della latinità medievale"


Se, come hanno individuato gli storici, si può parlare della nascita della letteratura italiana solamente a partire dal secolo XIII quando nelle diverse regioni della penisola italiana si iniziò a scrivere in italiano con finalità letterarie, non si può dimenticare che in Italia vi erano già state precedentemente due letterature: quella latina o romana e quella medievale o mediolatina.

  1. ^ Natalino Sapegno, Compendio di Storia della letteratura italiana, volume I: Dalle origini alla fine del Quattrocento, La Nuova Italia, Firenze,1956, pag. 6
  2. ^ Giuseppe Petronio, Compendio di storia della letteratura italiana, Palumbo, Firenze, 1968, pag. 9
  3. ^ Alberto Asor Rosa, Sintesi di storia della letteratura italiana, La Nuova Italia, Firenze, 1986, pag. 2

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