Valentino di Terni

San Valentino di Terni
San Valentino (affresco di scuola umbra del XV secolo, chiesa di Santa Maria del Monumento, Terni).
 

Vescovo e martire

 
NascitaInteramna Nahars, ?
MorteRoma, 14 febbraio 273
Venerato daTutte le Chiese che ammettono il culto dei santi
Santuario principaleBasilica di San Valentino (Terni)
Ricorrenza14 febbraio
Attributibastone pastorale, palma, bambino epilettico, fede matrimoniale
Patrono diTerni, degli innamorati e degli epilettici; invocato anche contro i dolori del ventre.
Valentino da Terni
vescovo della Chiesa cattolica
 
Incarichi ricopertiVescovo di Terni fino al 347
 
Natoa Interamna Nahars
Deceduto14 febbraio 273 a Roma
 

San Valentino di Terni, detto anche san Valentino da Terni o san Valentino da Interamna (Terni, ... – Roma, 14 febbraio 273), è stato un vescovo e martire cristiano.

Venerato come santo dalla Chiesa cattolica, da quella ortodossa e successivamente dalla Chiesa anglicana, è considerato patrono degli innamorati e protettore degli epilettici.[1][2]

La più antica notizia di Valentino di Terni è nel Martyrologium Hieronymianum, un documento ufficiale della Chiesa dei secc. V-VI dove compare il suo nome, la città di sepoltura e il dies natalis, cioè il giorno della morte, il 14 febbraio. Ancora nel secolo VI un altro documento, la Passio Sancti Valentini episcopi et martiri (BHL 8460)[3], ci narra alcuni particolari del martirio: la tortura, la decapitazione notturna e di nascosto, la sepoltura a Terni ad opera dei discepoli Procolo, Efebo e Apollonio, il successivo martirio di costoro e la loro sepoltura sempre in Terni.
La vicenda di Valentino di Terni si è per secoli confusa e accavallata con quella di un altro martire, un prete romano di cui si fa menzione nella spuria "Passione di Mario e Marta" (BHL 5543), ambientata ai tempi di Claudio il Gotico (morto nel 270), sotto il quale è noto non si siano mai verificate persecuzioni anticristiane, e che per di più viene dato come coevo di papa Callisto I, morto però nel 222.

  1. ^ Epilepsy Action, St Valentine and others - patron saints of epilepsy, su epilepsy.org.uk.
  2. ^ (EN) Gerhard Kluger, Verena Kudernatsch, St. Valentine—patron saint of epilepsy: Illustrating the semiology of seizures over the course of six centuries (PDF), in Elsevier, n. 14, settembre 2008, pp. 214-225. URL consultato il 2 marzo 2012 (archiviato dall'url originale il 20 febbraio 2014).
  3. ^ E. D'Angelo, Terni medievale, Spoleto, CISAM, 2015.

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