Verificazionismo

Il verificazionismo è un orientamento epistemologico e filosofico che considera necessario e sufficiente[1] un criterio di verificazione per l'accettazione o validazione di un'ipotesi, una teoria o un singolo enunciato o proposizione. Si oppone pertanto al falsificazionismo.

Il verificazionismo afferma inoltre che un enunciato, inserito in una teoria scientifica, che non possa essere verificato, non è necessariamente falso, ma fondamentalmente privo di senso in quanto non dimostrabile alla prova empirica dei fatti, potendo infatti esistere molteplici enunciati tutti intrinsecamente logici per la spiegazione/interpretazione di un certo fenomeno, di cui però in linea di massima soltanto uno per definizione risulterà vero.[senza fonte] In particolare il verificazionismo è uno dei capisaldi del neopositivismo logico del Circolo di Vienna, il quale aveva appunto tra i suoi principi basilari il principio di verificazione.

  1. ^ La convinzione che una verifica sperimentale, oltre che necessaria, sia anche sufficiente a convalidare una teoria è il nucleo centrale del verificazionismo contestato da Karl Popper, il quale obiettò che i controlli sono certamente necessari, ma mai sufficienti.

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