Wang Ming

Wang Ming

Segretario generale del Partito Comunista Cinese (ad interim)
Durata mandatoGiugno 1931 –
Settembre 1931
PredecessoreXiang Zhongfa
SuccessoreBo Gu

1º Capo del Dipartimento del Fronte Unito del Comitato centrale del Partito Comunista
Durata mandato1942 –
1947
Predecessorecarica istituita
SuccessoreZhou Enlai

Membro del VI Ufficio politico del Partito Comunista Cinese
Durata mandato1928 –
1945

Direttore del Comitato giuridico del Consiglio di amministrazione del Governo popolare centrale
Durata mandato21 ottobre 1949 –
27 settembre 1954
Capo del governoZhou Enlai

Dati generali
Partito politicoPartito Comunista Cinese
UniversitàUniversità di Wuhan
Università Sun Yat-sen di Mosca

Wang Ming[1] (王明S, Wáng MíngP; Contea di Jinzhai, 23 maggio 1904Mosca, 27 marzo 1974) è stato un politico cinese, dirigente anziano del Partito Comunista Cinese e mente del gruppo dei 28 bolscevichi.[2]

Wang fu un importante rivale politico di Mao Zedong durante gli anni '30, opponendosi a quella che considerava la deviazione nazionalista di Mao dall'Internazionale Comunista (Comintern) e dalle linee marxiste-leniniste ortodosse. Secondo Mao, d'altra parte, Wang incarnava l'intellettualismo e il dogmatismo straniero che egli criticava nei suoi saggi del 1937 Sulla pratica e Sulla contraddizione. La competizione tra Wang e Mao era un riflesso della lotta di potere tra l'Unione Sovietica, attraverso il veicolo del Comintern, e il Partito Comunista Cinese (PCC) per controllare sia la direzione sia il futuro della rivoluzione cinese. Nel 1956 si recò in URSS per cure mediche e non tornò più in Cina. Dalla Russia continuò a criticare il maoismo e morì nel 1974.

  1. ^ Nell'onomastica cinese il cognome precede il nome. "Wang" è il cognome.
  2. ^ Thomas Kampen, Mao Zedong, Zhou Enlai and the Evolution of the Chinese Communist Leadership, NIAS Press, 2000 p.17

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