Weltanschauung

Il termine Weltanschauung appartiene alla lingua tedesca (pronuncia /ˈvɛlt.anˌʃaʊ.ʊŋ/) ed esprime un concetto fondamentale nella filosofia ed epistemologia tedesca, spesso applicato in vari altri campi, in primis nella critica letteraria e della storia dell'arte.

Non è letteralmente traducibile in lingua italiana perché non esiste nel suo lessico una parola che le corrisponda appieno. Essa esprime un concetto di pura astrazione che può essere restrittivamente tradotto con "visione del mondo", "immagine del mondo" o "concezione del mondo" e può essere riferito a una persona, a un gruppo umano o a un popolo, come a un indirizzo culturale o filosofico o a un'istituzione ideologica in generale e religiosa in particolare.[1]

La Weltanschauung tende a trovare una collocazione in un ordine generale dell'Universo specialmente in senso filosofico, ma il concetto è stato utilizzato anche in riferimento a elementi di specie, geografici, linguistici e razziali: pertanto, si tratta di un concetto che trascende il singolo e attinge nel collettivo condiviso, e l'uso di questo termine nel linguaggio italiano al posto di "visione del mondo" ha il significato di estendere il concetto a una dimensione sovrapersonale di un determinato punto di vista.

Nonostante i termini tedeschi, contrariamente a molte parole inglesi, non siano entrati nell'uso comune della lingua italiana (vedi però parole italiane con origine germanica) il termine Weltanschauung si ritrova oramai spesso nell'italiano scritto e, seppur meno frequentemente, anche in quello parlato: lo troviamo da tempo in trattazioni di diritto, sociologia, politica, filosofia, psicologia, storia e linguistica.

  1. ^ Weltanschauung, in Dizionario di Filosofia, Roma, Treccani, 2009.

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