Whiskey Rebellion

Whiskey Rebellion
George Washington ispeziona le truppe presso Fort Cumberland, in Maryland, prima della marcia per schiacciare la ribellione nella Pennsylvania occidentale
Data1791-1794
LuogoPennsylvania occidentale
EsitoVittoria del governo
Schieramenti
Comandanti
Effettivi
600 ribelli della Pennsylvania13 000 soldati di Virginia, Maryland, New Jersey e Pennsylvania
10 truppe regolari
Perdite
3-4 morti
170 prigionieri
Nessuna
12 morti per malattia o incidenti[1]
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La Whiskey Rebellion, meno nota come Whiskey Insurrection, fu un sollevamento popolare che ebbe inizio nel 1791 - durante la presidenza di George Washington - e terminò in una vera e propria insurrezione nella località di Washington in Pennsylvania, nella Monongahela valley. Essa venne attuata dai coloni dei monti Appalachi che protestavano per l'istituzione di una accisa sui liquori e bevande distillate.

Questa tassa era stata proposta dal Segretario di Stato al Tesoro degli Stati Uniti, Alexander Hamilton,[2] approvata dal Congresso e promulgata come legge dal presidente George Washington.

  1. ^ Robert W. Coakley, The Role of Federal Military Forces in Domestic Disorders, 1789–1878 (DIANE Publishing, 1996), 67.
  2. ^ (EN) Select bibliography, Whiskey insurrection Archiviato il 18 marzo 2007 in Internet Archive.

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