Xinjiang

Xinjiang
regione autonoma
(ZH) 新疆维吾尔自治区
Xīnjiāng Wéiwú'ěr Zìzhìqū
(UG) شىنجاڭ ئۇيغۇر ئاپتونوم رايونى
Shinjang Uyghur Aptonom Rayoni
Xinjiang – Veduta
Xinjiang – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera della Cina Cina
Amministrazione
CapoluogoÜrümqi
GovernatoreShohrat Zakir
Segretario PCCChen Quanguo (陈全国)
Lingue ufficialiuiguro, cinese
Territorio
Coordinate
del capoluogo
43°44′N 87°34′E
Superficie1 664 897 km²
Abitanti21 813 334 (2010)
Densità13,1 ab./km²
Prefetture14
Contee99
Comuni1005
Altre informazioni
Lingueuiguro, cinese
Fuso orarioUTC+8
ISO 3166-2CN-XJ
Codice UNS65
PIL(nominale) 541,2 miliardi ¥ (2010)
PIL procapite(nominale) 25 034 ¥
Cartografia
Xinjiang – Localizzazione
Xinjiang – Localizzazione
Sito istituzionale

Lo Xinjiang (dal cinese: 新疆S, XīnjiāngP, lett. "Nuova Frontiera", talvolta romanizzato anche: Sinkiang, e abbreviato: , Xīn; in uiguro شىنجاڭ, Şinjang, "Шинжанг"), ufficialmente denominata Regione Autonoma Uigura dello Xinjiang (in cinese: 新疆维吾尔自治区S, Xīnjiāng Wéiwú'ěr ZìzhìqūP, in uiguro شىنجاڭ ئۇيغۇر ئاپتونوم رايونى, Şinjang Uyğur Aptonom Rayoni), è una regione autonoma della Repubblica Popolare Cinese dal 1955.

Confina con i territori cinesi della Regione Autonoma del Tibet a sud e con le province cinesi di Qinghai e di Gansu a sud-est. Confina inoltre con i seguenti stati stranieri: Mongolia a nord-est, Russia a nord; Kazakistan, Kirghizistan, Tagikistan (Gorno-Badachšan), Afghanistan (Corridoio del Wakhan), Pakistan (Trans-Karakorum) e la parte del Kashmir controllata dall'India a ovest. Comprende inoltre buona parte dell'Aksai Chin, una regione reclamata dall'India come parte del territorio di Ladakh.

Ospita numerosi gruppi etnici tra cui uiguri, han, kazaki, tibetani, hui, tagiki, kirghizi, mongoli, russi e xibe.[1] La maggioranza della sua popolazione è uigura (45%). Più di una dozzina di prefetture e contee autonome per le minoranze si trovano nello Xinjiang. Le opere di riferimento più vecchie spesso si riferiscono all'area come Turkestan cinese.[2] Lo Xinjiang è diviso tra bacino della Zungaria a nord e bacino del Tarim a sud, separati dalla catena montuosa del Tian Shan. Solo circa il 9,7% della superficie dello Xinjiang è adatto all'abitazione umana.[3]

"Xinjiang" letteralmente significa "Nuova Frontiera", un nome dato durante la Dinastia Qing. Il nome è considerato offensivo dai molti sostenitori dell'indipendenza che preferiscono usare nomi storici o etnici come Uiguristan (in uiguro ئۇيغۇرىستان, Uyğuristan, "Уйғуристан") o Turkestan Orientale[4]. A loro volta questi nomi, essendo associati al movimento di indipendenza, sono considerati offensivi dal governo della Repubblica Popolare Cinese e dai molti residenti cinesi locali di etnia han (41% della popolazione). La capitale e città più popolata dello Xinjiang è Ürümqi. La provincia occupa una superficie di 1.650.000 km² e la popolazione è di circa 22 milioni di abitanti.

Con una storia documentata di almeno 2.500 anni, un susseguirsi di imperi hanno gareggiato per il controllo su tutto o parte di questo territorio. Il territorio passò sotto il dominio della dinastia Qing nel XVIII secolo, che fu successivamente sostituito dal governo della Repubblica di Cina. Dal 1949, fa parte della Repubblica Popolare Cinese dopo la guerra civile cinese. Nel 1954, lo Xinjiang Bingtuan fu istituito[non chiaro] per rafforzare la difesa delle frontiere contro l'Unione Sovietica e promuovere anche l'economia locale. Nel 1955, lo Xinjiang fu trasformato in una regione autonoma da una provincia. Negli ultimi decenni, il movimento indipendente del Turkestan orientale, il conflitto separatista, l'influenza dell'Islam radicale, le repressioni violente del governo cinese[5] e l'introduzione di campi di "rieducazione" per gli uiguri ed altre minoranze, dove alcuni osservatori ONU e diverse relazioni mediatiche internazionali stimano sia plausibile la detenzione di 1-3 milioni di persone[6][7][8][9][10][11][12][13][14][15][16] e la cui detenzione è condannata da 22 Stati membri dell'ONU[17], hanno provocato tensioni e disordini nella regione, con occasionali attentati terroristici, scontri tra forze separatiste e governative e accuse di genocidio culturale o etnocidio degli uiguri al governo cinese.[18][19]

  1. ^ Regions and territories: Xinjiang, su BBC News, 7 maggio 2011 (archiviato dall'url originale il 20 maggio 2011).
  2. ^ Turkestan cinese.
  3. ^ (ZH) 人民网 [People's Network], 3 agosto 2015, https://web.archive.org/web/20171011102206/http://scitech.people.com.cn/n/2015/0803/c1007-27399378.html. URL consultato il 27 maggio 2017 (archiviato dall'url originale l'11 ottobre 2017).
  4. ^ Turkestan viene reso spesso Turkistan
  5. ^ China: Human Rights Concerns in Xinjiang (Human Rights Watch Backgrounder, October 17, 2001), su hrw.org. URL consultato il 5 settembre 2020.
  6. ^ (EN) China detains one million Uighurs, UN told, 10 agosto 2018. URL consultato il 12 aprile 2019.
  7. ^ (EN) U.N. says it has credible reports that China holds million Uighurs..., in Reuters, 12 agosto 2018. URL consultato il 12 aprile 2019.
  8. ^ Islamic Leaders Have Nothing to Say About China’s Internment Camps for Muslims, su Foreign Policy, 25 luglio 2018. URL consultato il 12 aprile 2019.
  9. ^ Associated Press, 'Permanent cure': Inside the re-education camps China is using to brainwash Muslims, su Business Insider. URL consultato il 12 aprile 2019.
  10. ^ (EN) China Runs Region-wide Re-education Camps in Xinjiang for Uyghurs And Other Muslims, su Radio Free Asia. URL consultato il 12 aprile 2019.
  11. ^ (EN) China Detaining Over 1 Million Muslims in Concentration Camps but the World Is Silent, Believer Says, su christianpost.com. URL consultato il 12 aprile 2019.
  12. ^ (EN) Authorities in Xinjiang’s Kashgar Detain Uyghurs at ‘Open Political Re-Education Camps’, su Radio Free Asia. URL consultato il 12 aprile 2019.
  13. ^ (EN) Shocking details emerge from China's re-education camps for Muslims, su Axios. URL consultato il 12 aprile 2019.
  14. ^ (EN) Details Emerge About Xinjiang Reeducation Camp System – China Digital Times (CDT), su chinadigitaltimes.net. URL consultato il 12 aprile 2019.
  15. ^ (ZH) 学者:新疆再教育营关人或近百万 警察抓人有指标, su 美国之音. URL consultato il 12 aprile 2019.
  16. ^ (EN) Catherine Putz, The Diplomat, Central Asians Organize to Draw Attention to Xinjiang Camps, su The Diplomat. URL consultato il 12 aprile 2019.
  17. ^ Ben Westcott and Richard Roth CNN, China's treatment of Uyghurs in Xinjiang divides UN members, su CNN. URL consultato il 30 ottobre 2019.
  18. ^ Shannonb Tiezzi, China's 'Protracted War' in Xinjiang, in The Diplomat, 3 ottobre 2015. URL consultato il 29 ottobre 2016 (archiviato dall'url originale il 24 ottobre 2016).
  19. ^ East Turkestan: Chinese Authorities Confiscate Passports Amid Security Crackdown, su unpo.org, Unrepresented Nations and Peoples Organization (UNPO), 21 ottobre 2016. URL consultato il 29 ottobre 2016 (archiviato dall'url originale il 30 ottobre 2016).

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