Yacouba Sawadogo

Yacouba Sawadogo

Yacouba Sawadogo (4 aprile, 1946Ouahigouya, 3 dicembre 2023[1]) è stato un agricoltore burkinabé.

Originario del Burkina Faso (Stato dell'Africa, noto un tempo come "Alto Volta"), ha riproposto e perfezionato con buon esito alcune tecniche di agricoltura tradizionale chiamate fosse Zaï, tipiche della regione del Sahel, conseguendo il recupero di suoli anche gravemente danneggiati dalla siccità, abbandonati totalmente perché considerati aree desertificate.

Sawadogo è madrelingua More (lingua originaria della popolazione Mossi). Nel 2018, gli è stato riconosciuto il premio Right Livelihood Award[2] e nel 2020 quello ONU di Campione della Terra[3].

In un periodo che supera le quattro decadi, il lavoro di Yacouba Sawadogo con le fosse Zaï permise di trasformare un'area prevalentemente desertica in un'area forestale di circa 40 acri[3]. L'area, situata ad est dell'ospedale, è chiaramente visibile dalle immagini satellitari[4] ed è chiamata Bangr-Raaga in More, che significa "Foresta della Saggezza".

Nel settembre 2016 ha dichiarato di avere 70 anni, ma la datazione non è certa perché il computo degli anni avviene sulla base dei raccolti agricoli.

  1. ^ (FR) Yacouba Sawadogo, «l’homme qui a arrêté le désert», s’est éteint, su www.rfi.fr, 3 dicembre 2023. URL consultato il 3 dicembre 2023.
  2. ^ Awarded 2018: Yacouba Sawadogo., su rightlivelihood.org.
  3. ^ a b Yacouba Sawadogo - Champions of the Earth, su unep.org.
  4. ^ GeoHack - Yacouba Sawadogo, su geohack.toolforge.org. URL consultato il 3 giugno 2022.

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