Artivismo

Artivismo è una parola macedonia derivante da "arte"e "attivismo", con il significato di "arte con un contenuto sociale esplicito".

L'artivismo si è sviluppato recentemente contemporaneamente alle proteste contro della globalizzazione e i conflitti armati emerse. In molti dei casi gli artivisti tentano di sollecitare le agende politiche attraverso l'arte. Ad ogni modo questa non è arte politica, ovvero lavori artistici con tendenze politiche. L'artivista si trova coinvolto molte volte in progetti di arte urbana, manifestando contro la pubblicità (adbasting - subvertising) e la società del consumo. L'Artivismo si trova anche nell'area educativa come nuova forma di impegno sociale mediante l'innovazione e la creazione artistica, secondo lo studio tra due università: l'Università di Nottingham Trent e l'Università Complutense di Madrid, con la collaborazione di altri enti culturali come la francese Élan Interculturel (Francia) e Artemiszio (Ungheria). L'analisi, raccoglie alcune delle principali esperienze in artivismo mediante diverse tecniche ed esperienze in progetti laboratoriali, al fine di riflettere sull'utilità dell'artivismo come nuovo linguaggio sociale e come strumento educativo, capace di rompere i ruoli tradizionali della comunicazione sociale.[1]

In alcuni casi, come a Parigi nel 2003, gli artivisti furono arrestati per atti di arte politica culminati con la distruzione di alcune proprietà. Un tipico obiettivo a breve termine per gli attivisti è reclamare spazi pubblici, specialmente sovvertendo o rovinando le pubblicità affisse o i sistemi dei trasporti cittadini; inoltre, possiamo trovare gli artivisti impegnati con diversi mezzi di comunicazione, come Internet ma non solo, per azioni che potrebbero essere descritte come hacktivismo.

Il neologismo è stato utilizzato per la prima volta per il gruppo Big Frente Zapatista e per i membri dell'EZLN dopo un ritrovo nel 1997.[2]

  1. ^ (ES) Eva, Artivismo: Un nuevo lenguaje educativo para la acción social transformadora, in Comunicar: Revista Científica de Comunicación y Educación, vol. 26, n. 57, DOI:10.3916/C57-2018-01, ISSN 1134-3478 (WC · ACNP).
  2. ^ Marisol Berríos-Miranda, Michelle Habell-Pallán e Angie Berríos-Miranda, American sabor : latinos y latinas en la música popular estadounidense = Latinos and latinas in US popular music, 2018, ISBN 978-0-295-74261-8, OCLC 984591443.

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