Consociativismo

Il consociativismo è una forma di governo che garantisce una rappresentanza politica ai diversi gruppi sociali che compongono un paese profondamente diviso. Viene spesso adottato per gestire i conflitti interni che sorgono in comunità nazionali profondamente divise per ragioni storiche, etniche o religiose.

I suoi obiettivi sono: garantire la stabilità del governo, assicurare la sopravvivenza degli accordi di divisione del potere e la sopravvivenza della democrazia, evitare l'uso della violenza politica. Quando il consociativismo viene organizzato secondo le diverse confessioni religiose che convivono in un determinato paese, è noto anche come confessionalismo.

È spesso visto come un sinonimo dell'espressione 'condivisione del potere' (power-sharing), sebbene da un punto di vista tecnico sia solo una delle forme attraverso cui può realizzarsi la condivisione del potere.[1]

  1. ^ Brendan O'Leary, Debating consociational politics: Normative and explanatory arguments, in Noel, Sid JR (a cura di), From Power Sharing to Democracy: Post-Conflict Institutions in Ethnically Divided Societies, Montreal, McGill-Queen's Press, 2005, pp. 3–43, ISBN 0-7735-2948-9.

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