lamproite | |
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Categoria | roccia ignea |
Sottocategoria | roccia filoniana |
Composizione chimica | sottosatura in silice, peralcalina e ultrapotassica |
Minerali principali | flogopite, tetraferriflogopite, richterite, olivina, diopside, leucite, sanidino |
Minerali accessori | priderite, wadeite, apatite, perovskite, magnesiocromite, jeppeite, armalcolite, shcherbakovite, ilmenite, enstatite |
Struttura | isotropa |
Tessitura | olocristallina, faneritica e porfirica |
Colore | grigio-verde più o meno scuro |
Utilizzo | roccia madre di diamanti |
Affioramento | filoni, camini esplosivi |
Ambiente di formazione | margini di cratoni e catene mobili ai margini di cratoni, spesso associata a kimberliti |
Sezioni sottili di lamproite | |
Madupite. Flogopite pecilitica, diopside e priderite (cristalli bruni in basso a sin.) Leucite Hills, Wyoming. |
Un tempo associate ai lamprofiri, le lamproiti sono un particolare gruppo di rocce filoniane peralcaline e ultrapotassiche ad elevato tenore di titanio, affini alle minette. Sono inoltre caratterizzate da un alto tenore in elementi incompatibili. Formano filoni e piccole masse estruse. La loro attuale classificazione è quella descritta da Mitchell e Bergman (1991)[1] e raccomandata dall'IUGS (International Union of Geological Sciences). Essa si basa sia su criteri mineralogici che chimici.
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