Musciarabia

La musciarabìa[1][2][3] (in arabo مشربية?, mušrabīya o mashrabiyya) è un dispositivo di ventilazione forzata naturale, frequentemente usato nell'architettura tradizionale dei Paesi arabi.
La riduzione della superficie, prodotta dalla griglia della musciarabia, accelera il passaggio del vento. L'effetto viene accompagnato dal contatto con superfici umide, bacini o piatti riempiti d'acqua, che diffondono il senso di freschezza all'interno della casa.

Arcata chiusa da una musciarabia. Alhambra (Granada, Spagna).

La musciarabia è spesso presente nei palazzi a fianco di porte di servizio che conducono ad anticamere. Elaborata nell'architettura islamica, essa serve essenzialmente a salvaguardare le donne da sguardi indiscreti. Costituita generalmente da piccoli elementi in legno intarsiato, assemblati secondo un disegno geometrico, sovente complesso, la musciarabia forma una stretta griglia di cui sono spesso dotate finestre, logge e balconi, chiamati in tal modo per sineddoche. Tale tecnica è parimenti utilizzata nella fabbricazione di mobili, e il nome che questi ultimi ricevono è parimenti quello di musciarabia.

La «gelosia» designa un sistema di persiane orientabili che consentono alle persone situate all'interno di un'abitazione di osservare ciò che si trova loro davanti, senza peraltro essere visti.

  1. ^ Musciarabia, su dizionario.internazionale.it. URL consultato il 30 ottobre 2023.
  2. ^ Dizionario Battaglia - M, su gdli.it. URL consultato il 30 ottobre 2023.
  3. ^ G. Magi, P. Fabbri, Egitto 7000 anni di storia, Casa Editrice Bonechi, 2006, ISBN 978-88-476-1866-4. URL consultato il 30 ottobre 2023.

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