Il neolibertarismo (neolibertarianism o neo-libertarianism in lingua inglese) è una corrente politica-filosofica della politica statunitense presente nel Partito Repubblicano.
I suoi membri vengono definiti "republitarians" (neologismo nato da Larry Elder, esponente dichiarato del neolibertarismo, dalla fusione dei termini Repubblicano e Libertariano) aderenti presso il Republican Liberty Caucus (RLC, l'assemblea dei Repubblicani libertari) benché non tutti i libertari Repubblicani aderenti a tale Caucus si riconoscano nei contenuti programmatici del neolibertarismo (si veda ad esempio le idee libertarie-repubblicane non-interventiste di Ron Paul aderente RLC).
Il neolibertarismo coniuga e fonde principi del libertarianismo miniarchico, dell'oggettivismo e del neoconservatorismo.
I neolibertari sono favorevoli al libero mercato, alla presenza di uno stato minimo (nei settori interni della difesa militare, sicurezza interna e giustizia) e sono propensi a giustificare l'interventismo militare degli Stati Uniti nella politica estera[1], descrivendosi come "filo-capitalisti conservatori" o "libertari che sostengono la guerra al terrore".[2][3]
Il termine è un neologismo che deriva ufficialmente da una iniziativa sulla piattaforma blogger QandO [1] da parte di Dale Franks,[4] Bruce McQuain e Jonathan Henke.[5] e in seguito dalla rivista The New Libertarian.[6] fondata nell'aprile del 2005.
Dale Franks lo descrive come: "Un impegno per l'universalità della libertà, che il Governo non può legittimamente sottrarre dai propri diritti naturali. La gente in terre straniere hanno gli stessi diritti naturali come la gente nella casa accanto, il neo-libertarismo trova i modi più pratici per porre termine alle violazioni contro la libertà di coloro tutto il mondo, compreso l'uso della forza se necessario, proprio come noi avrebbe usato la polizia locale e dei tribunali per fermare le violazioni della libertà porta accanto. Detto in altro modo: Gli individui sono l'unica unità moralmente significativa dell'economia politica. Gli individui sono impregnati di libertà infinita circoscritto solo i diritti degli altri per non essere costretti o defraudati. Il diritto dell'umanità è centrale il diritto di resistere a un aggressore, anche se non sono la vittima".[4]
I neolibertari comunque erano già presenti come corrente politica ben prima del 2005 circa il loro schierarsi su tematiche non in linea con il resto delle correnti libertarie americane in seguito agli attacchi terroristici dell'11 settembre 2001 e alla guerra in Iraq.
In particolare i neolibertari sono contrari alle politiche e ai contenuti seguiti dal Partito Libertario da loro ritenuto marginale culturalmente e irrilevante politicamente[7].[8] rispetto al Partito Repubblicano da loro ritenuto (nonostante la necessità di un suo rinnovamento fusionista interno) il partito di riferimento per poter far emergere le loro idee politiche.[9]
Alcune celebrità neolibertarie sono i conduttori radiofonici Larry Elder, Neal Boortz e il comico Dennis Miller.[10]
Tra i principali personaggi intellettuali della cultura aderenti a tale corrente bisogna ricordare: Rudolph J. Rummel[11], P.J. O'Rourke, Randy Barnett e Sam Wells.
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