Tzaraath

Miriam, infetta da lebbra ed esclusa dall'accampamento degli Israeliti (guazzo su tavola, di James Tissot, 1896)[1]

Tzaraath (in ebraico צרעת? - IPA (HE) tsaˈʁaʕa, traslitt. tiberiense: ṣāraʻaṯ e numerose varianti, tra cui ẓaraath, tzaraas, tzaraat, tsaraas e tsaraat) è un sostantivo ebraico che descrive condizioni anormali/deturpate della cute, dei peli della barba, di indumenti di lino o lana, di pietre usate nella costruzione di case in Terra di Israele. Tutte le variazioni sono principalmente descritte nei capitoli 13-14[2] di Levitico.

  1. ^ Numeri 12:10-15, su laparola.net.: "Miriam era lebbrosa, bianca come neve; Aaronne guardò Miriam, ed ecco era lebbrosa... Miriam dunque fu isolata fuori dell'accampamento sette giorni."
  2. ^ Levitico 13-14, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.

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