Accademia musicale di Firenze

Il Presidente dell'Accademia Musicale di Firenze e dell'Academia de Arte de Florencia, Fabio Caselli, con Rodrigo Gonzales, fondatore dell'Academia di Città del Messico.

L'Accademia musicale di Firenze è, dal 2002, la scuola di musica della città Firenze. Dal settembre 2003 gestisce anche la Scuola comunale di musica di Scandicci e ha gestito dal 2008 al 2012 l'Accademia musicale di Montespertoli. Nel 2012 ha aperto una sede messicana dell'Accademia, l'Academia de Arte de Florencia di Città del Messico, unica istituzione italiana di questo tipo nel mondo.

Stimata come una delle maggiori istituzioni del settore in Italia, l'Accademia collabora con oltre novanta docenti alcuni dei quali di prestigio internazionale, e accoglie annualmente più di 850 allievi complessivi. Alcuni di essi, provenienti da tutta Italia e dall'estero per frequentare i corsi internazionali di perfezionamento, sono vincitori di concorsi nazionali e internazionali e fanno parte di importanti orchestre quali ad esempio i Berliner Philharmoniker e l'Orchestra del Teatro alla Scala. Dispone di uno studio di registrazione digitale professionale e di un centro di produzione a stampa e multimasterizzazione di CD/DVD.

Nel 1993 l'AMF ha ottenuto, per meriti acquisiti e con decreto presidenziale della Regione Toscana, il riconoscimento quale ente con personalità giuridica. Nel 1999 ha dato vita al progetto AccademiArte con l'obiettivo di superare i confini entro i quali gli specifici ambiti del sapere normalmente si realizzano (arte figurativa, musica, scritture creative, teatro).

L'Accademia Musicale di Firenze risulta essere l'unica ambasciata culturale istituzionale a rappresentare nel mondo la città e Provincia di Firenze nonché la Regione Toscana, attraverso la sede di Città del Messico.

l'Accademia, insieme all'istituzione gemella Academia de Arte de Florencia di Città del Messico, possiede uno dei violoncelli considerati tra i più preziosi al mondo: lo Stradivari del Vaticano, costruito nel 1620 come viola da gamba da Nicola Amati e trasformato nel 1703 in violoncello da Antonio Stradivari.


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