Adriana Faranda (Tortorici, 7 agosto 1950) è un'ex brigatista italiana, militante delle Brigate Rosse durante gli Anni di piombo.
Dopo aver militato in alcune formazioni minori di lotta armata attive a Roma, entrò a far parte delle Brigate Rosse, insieme al suo allora compagno Valerio Morucci, nell'estate del 1976,[1] dirigendo la colonna romana e svolgendo un ruolo importante durante il sequestro Moro. Si distaccò dalle Brigate Rosse per contrasti sulle scelte strategiche dell'associazione terroristica nel gennaio 1979, fondando il Movimento Comunista Rivoluzionario.[2][3] Arrestata il 30 maggio 1979 insieme a Morucci, durante gli anni ottanta si è dissociata dal terrorismo beneficiando successivamente delle riduzioni di pena previste dalla legge 18 febbraio 1987 n.34,[4] e uscendo dal carcere nel 1994.
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