Affisso

In linguistica si chiama genericamente affisso un elemento che si aggiunge a una parola per formarne un'altra.[1]

Nella grammatica normativa tradizionale si distinguono tre tipi di affisso: prefisso, infisso e suffisso, a seconda che l'elemento si aggiunga all'inizio, in mezzo o alla fine della parola di base.

Nella linguistica descrittiva moderna si definisce affisso un morfema che sia nello stesso tempo legato e non lessicale; detto in altri termini, è una parte della parola che serve solo a precisarne il significato o la funzione grammaticale.

  1. ^ Benedetto Varchi nell'Ercolano (1570) usò il termine solo per identificare le 18 particelle pronominali che si possono aggiungere alla fine di una parola (porta-mi, porta-lo, porta-me-la, ecc.), che oggi si definiscono clitiche; nella terza edizione del Vocabolario dell'Accademia della Crusca (1691) è già presente una definizione più generale e forse già paragonabile a quella odierna.

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