Agostino Depretis

Agostino Depretis

Presidente del Consiglio dei ministri del Regno d'Italia
Durata mandato25 marzo 1876 –
24 marzo 1878
MonarcaVittorio Emanuele II
Umberto I
PredecessoreMarco Minghetti
SuccessoreBenedetto Cairoli

Durata mandato19 dicembre 1878 –
14 luglio 1879
MonarcaUmberto I
PredecessoreBenedetto Cairoli
SuccessoreBenedetto Cairoli

Durata mandato29 maggio 1881 –
29 luglio 1887
MonarcaUmberto I
PredecessoreBenedetto Cairoli
SuccessoreFrancesco Crispi

Ministro degli esteri del Regno d'Italia
Durata mandato26 dicembre 1877 –
24 marzo 1878
MonarcaUmberto I
Capo del governoSe stesso
PredecessoreLuigi Melegari
SuccessoreLuigi Corti

Durata mandato19 dicembre 1878 –
14 luglio 1879
MonarcaUmberto I
Capo del governoSe stesso
PredecessoreBenedetto Cairoli
SuccessoreBenedetto Cairoli

Durata mandato29 giugno 1885 –
6 ottobre 1885
MonarcaUmberto I
Capo del governoSe stesso
PredecessorePasquale Stanislao Mancini
SuccessoreCarlo Felice Nicolis di Robilant

Durata mandato4 aprile 1887 –
29 luglio 1887
MonarcaUmberto I
Capo del governoSe stesso
PredecessoreCarlo Felice Nicolis di Robilant
SuccessoreFrancesco Crispi

Ministro dell'interno del Regno d'Italia
Durata mandato25 novembre 1879 –
29 maggio 1881
MonarcaUmberto I
Capo del governoBenedetto Cairoli
PredecessoreTommaso Villa
SuccessoreSe stesso

Durata mandato29 maggio 1881 –
29 luglio 1887
MonarcaUmberto I
Capo del governoSe stesso
PredecessoreSe stesso
SuccessoreFrancesco Crispi

Ministro delle finanze del Regno d'Italia
Durata mandato17 febbraio 1867 –
10 aprile 1867
MonarcaVittorio Emanuele II
Capo del governoBettino Ricasoli
PredecessoreAntonio Scialoja
SuccessoreFrancesco Ferrara

Durata mandato25 marzo 1876 –
26 dicembre 1877
MonarcaUmberto I
Capo del governoSe stesso
PredecessoreGirolamo Cantelli
SuccessoreAgostino Magliani

Ministro della Marina del Regno d'Italia
Durata mandato20 giugno 1866 –
17 febbraio 1867
MonarcaVittorio Emanuele II
Capo del governoBettino Ricasoli
PredecessoreDiego Angioletti
SuccessoreGiuseppe Biancheri

Deputato del Regno di Sardegna
Durata mandato8 maggio 1848 –
17 dicembre 1860
LegislaturaI, II, III, IV, V, VI, VII
CollegioBroni (I-VI)
Stradella (VII)
Sito istituzionale

Deputato del Regno d'Italia
Durata mandato18 febbraio 1861 –
29 luglio 1887
LegislaturaVIII, IX, X, XI, XII, XIII, XIV, XV, XVI
Gruppo
parlamentare
Sinistra Storica
CollegioStradella (VIII-XIV)
Pavia II (XV-XVI)
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoSinistra storica
Titolo di studiolaurea
ProfessioneAvvocato, pubblicista, giornalista

Agostino Depretis o De Pretis (Mezzana Corti Bottarone, 31 gennaio 1813Stradella, 29 luglio 1887) è stato un politico italiano.

Fu ministro dei Lavori pubblici nel 1862, ministro della Marina (1866-1867), ministro delle finanze (1867) e otto volte Presidente del Consiglio dei ministri del Regno d'Italia dal 1876 al 1887, anno della sua morte. Durante i governi da lui presieduti ricoprì anche la carica di ministro degli esteri (1877-1879, 1885, 1887), ministro dell'interno (1879-1887), ministro delle finanze (1876-1877) e ministro dei lavori pubblici (1877).

Fu esponente moderato della Sinistra storica della quale divenne il capo nel 1873 alla morte di Urbano Rattazzi. All'interno del suo schieramento politico fu antagonista di Francesco Crispi, Giovanni Nicotera e Benedetto Cairoli.

Nel 1876 guidò il primo governo della storia d'Italia formato da soli politici di Sinistra. Tale esecutivo varò la riforma scolastica istituendo l'istruzione obbligatoria, laica e gratuita per i bambini dai 6 ai 9 anni.

Benché filofrancese, per rompere l'isolamento dell'Italia, nel 1882 accettò la Triplice alleanza con Austria e Germania, per la quale ottenne una formula marcatamente difensiva. Lo stesso anno portò a termine la riforma elettorale che fece salire gli aventi diritto al voto dal 2 al 7% della popolazione.

Fu il fautore del trasformismo, un progetto che prevedeva il coinvolgimento di tutti i deputati che volessero appoggiare un governo progressista a prescindere dagli schieramenti politici tradizionali, che Depretis considerava superati. Fu appoggiato in questo progetto dal capo della Destra storica Marco Minghetti, di cui Depretis aveva preso il posto come primo ministro nel suo primo governo.

I governi "trasformisti" così costituiti eliminarono definitivamente la tassa sul macinato, introdussero le tariffe doganali favorendo l'industria (soprattutto settentrionale) e vararono l'espansionismo italiano in Africa.

Il trasformismo, tuttavia, ridusse il potere di controllo del parlamento e favorì eccessi nelle spese statali.


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