Al-Murabitun | |
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Attiva | 2013 - marzo 2017 |
Nazione | ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
Ideologia | Jihadismo salafita |
Alleanze | Al-Qaida nel Maghreb islamico |
Affinità politiche | panislamismo |
Componenti | |
Fondatori | Mokhtar Belmokhtar |
Attività | |
Azioni principali | Guerra in Mali Crisi degli ostaggi in Algeria Attentato al Radisson Blu di Bamako Attentati di Ouagadougou del 2016 Attentati di Grand-Bassam del 2016 Attentato di Gao del 2017 |
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al-Murābiṭūn[1] (in arabo ﺍﻟﻤﺮﺍﺑﻄﻮﻥ?) è stato un gruppo militante gihadista attivo nell'Africa Occidentale e formato nell'agosto 2013 dalla fusione tra altri due gruppi gihadisti.[2] Capo dell'al-Murābiṭūn è l'algerino Mokhtar Belmokhtar[3], fedele alle direttive strategiche di Ayman al-Zawāhirī, massimo esponente di al-Qāʿida dopo la morte di Osāma bin Lāden.
In precedenza Belmokhtar comandava una sua brigata nota come al-Mulaththamīn, "Inturbantati, Velati",[2] dal termine arabo lithām, "velo", che gli Almoravidi usavano per coprire il proprio volto.
Il 2 marzo 2017 le cellule al-Murābiṭūn del Mali, insieme a Ansar Dine, al Fronte di Liberazione Macina e alla branca sahariana di al-Qāʿida nel Maghreb islamico, sono entrate nella Jamaʿat Naṣr al-Islām wa-l-muslimīn, la branca ufficiale di al-Qāʿida in Mali, dopo che il suo leader aveva stretto alleanza con Ayman al-Zawahiri.[4]
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