Alfabeto devanagari

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Storia dell'alfabeto

Media età del bronzo XIX secolo a.C.

Meroitico III secolo a.C.
Ogamico IV secolo d.C.
Scrittura mongola 1204 d.C.
Hangŭl 1443 d.C.
Sillabico canadese 1840 d.C.
Deseret 1850 d.C.
Zhuyin 1913 d.C.
Mandombe 1978 d.C.

La devanàgari[1][2] (देवनागरी, IAST: devánāgarī, sanscrito: lett. "Scrittura della Città divina"; detto anche nāgarī) è un alfasillabario ("abugida") usato in diverse lingue dell'India (sanscrito, hindi, marathi, kashmiri, sindhi, nepalese). È una scrittura sillabica dove ogni lettera contiene già una vocale inerente scevà, che può essere modificata in altre vocali tramite l'utilizzo di segni diacritici che precedono, succedono o sottostanno alla lettera principale. L'alfabeto bengalese e il suo funzionamento deriva dalla devanagari.

  1. ^ Devanagari, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 1º febbraio 2019.
  2. ^ Lemma "devanagari" nel Nuovo De Mauro, Internazionale.

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